Rifiuti, protesta a Taverna del Re. Situazione resta critica nel napoletano

di Redazione

Le ecoballe di Taverna del Re viste dall'altoNAPOLI. Ilsito di stoccaggiodi “Taverna del Re”, a Giugliano, a nord di Napoli, riapre per far fronte all’emergenza rifiuti einiziano le proteste.

All’arrivo degli autocompattatori un gruppetto di manifestanti ha cercato di bloccarne il passaggio. I manifestanti, quasi tutti residenti nel comune di Giugliano, contestano la decisione anche perché nel sito finiscono soprattutto i rifiuti del comune di Napoli mentre quelli del Giuglianese continuano a marcire lungo le strade. Uno dei manifestanti è stato caricato a bordo di una vettura della polizia. Un’altra manifestante, Lucia Di Cicco, è stata colta da leggero malore e soccorsa da un’autoambulanza del 118. Di Cicco, nota come la “pasionaria”, due anni fa bloccò gli autocompattatori dandosi fuoco.

I mezzi devono scaricare per 30 giorni all’interno del sito su una piazzola riaperta a seguito dell’ordinanza emessa dal presidente della provincia di Napoli, Luigi Cesaro. Taverna del Re già accoglie circa 6 milioni di tonnellate di spazzatura racchiusa in “ecoballe”, e ora dovrebbe ricevere, secondo quanto previsto dall’ordinanza di Cesaro, altre 10mila tonnellate di spazzatura, provenienti, appunto,per la maggior parte dalla città di Napoli. La struttura fu chiusa circadue anni fa dopo settimane di mobilitazione e grazie ad un’intesa raggiunta con l’allora commissariato di governo.

Intanto, mentre a la città di Napoli si avvia la rimozione dei rifiuti, la situazione resta critica in diversi comuni della provincia, iniziando proprio dal comune di Giugliano dove, lungo le strade, ci sarebbero a terra oltre 900 tonnellate di rifiuti.

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