Rifiuti napoletani in viaggio verso la Calabria. Inchiesa su clan Fabbrocino

di Redazione

 NAPOLI. I rifiuti di Napoli sono nuovamente in viaggio, questa volta con destinazione Calabria. A differenza della Puglia che aveva detto no all’immondizia, la Calabria accoglierà attraverso il consorzio Cite il materiale secco proveniente dagli stir della Campania.

I primi camion sono già in moto verso i vari siti della regione. In questo modo sarà possibile liberare gli impianti campani troppo congestionati.

Intanto, proseguono le indagini sulla lunga mano della camorra negli scontri e nei raid contro la polizia a Terzigno: nel mirino dei pm il clan Fabbrocino, supportato dalle famiglie Annunziata, Aquino e Pesacane nella battaglia ingaggiata contro le forze dell’ordine. E il caso Napoli tiene banco anche negli Stati Uniti.

TREGUA A TERZIGNO. Un’altra notte di tregua al presidio dei manifestanti sulla rotonda di via Panoramica, la zona di accesso alla discarica Sari di Terzigno. Un corteo, composto da circa 3 mila persone, secondo quanto reso noto dagli organizzatori, proveniente da Pompei si è sciolto senza problemi dopo che i manifestanti hanno urlato una serie di slogan e cantato l’Inno di Mameli. A favorire la tregua soprattutto la sospensione dell’attività di sversamento dei rifiuti nella cava Sari. Massima attenzione, quindi, alla ripresa del passaggio, nelle prossime notti, dei camion che devono portare spazzatura nello sversatoio. Un passaggio che nei giorni scorsi era stato caratterizzato da altissimi momenti di tensione con scontri tra manifestanti e forze dell’ordine.

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