I festini del Cavaliere: Ruby la nuova Noemi?

di Redazione

Silvio BerlusconiMILANO. Tornano alla cronaca i presunti “vizi” del premier Silvio Berlusconi. Il Fatto Quotidiano riferisce i racconti di Ruby, una giovane di origini marocchine, della scuderia dell’agente dei vip Lele Mora, …

… che ha raccontato di avere incontrato il Cavaliere, insieme ad altre ragazze, nel corso di alcune feste ad Arcore, quando era minorenne.

“Non esiste nessuna denuncia di questo tipo”, ha dichiarato seccamente il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati, che ha precisato: “In questa procura non ci occupiamo di pettegolezzi”.

Tuttavia, secondo alcune indiscrezioni, le dichiarazioni di Ruby sarebbero comunque al vaglio degli inquirenti, all’attenzione del pm Antonio Sangermano, e sarebbero state inserite in un fascicolo detto “modello 45”, dove confluiscono documenti di indagine che ancora non contengono notizie di reato. La ragazza sarebbe stata sentita dai magistrati in relazione a un’indagine sui locali notturni della movida milanese e vive ora in una comunità protetta. Il suo racconto risulterebbe molto contraddittorio e gli inquirenti non escludono, come scrive Il Giornale, che potrebbe trattarsi di una calunnia ai danni del presidente del Consiglio. Secondo La Stampa, la vicenda preoccuperebbe comunque molto il premier che avrebbe incontrato il suo legaleNiccolò Ghedini per discuterne, mentre per Libero “i giudici cercano un’altra Noemi”.

“Il contesto”, secondo Il Fatto, sarebbe “quello emerso negli ultimi diciotto mesi: a partire dalla primavera del 2009, quando il presidente del Consiglio partecipò in una discoteca di Casoria alla festa per il diciottesimo compleanno di Noemi Letizia; e Veronica Lario, moglie di Berlusconi, definì “ciarpame senza pudore” la candidatura di alcune giovani ragazze nelle liste del Pdl alle elezioni europee, ma soprattutto accennò a “figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo, la notorietà e la crescita economica”. Poi scoppiò lo scandalo delle notti con Patrizia D’Addario e altre ragazze a Palazzo Grazioli, a Roma, e delle feste estive a villa Certosa, in Sardegna”.

Il Corriere della Sera scrive che nella vicenda sarebbero indagati per favoreggiamento alla prostituzione Lele Mora e il direttore del Tg4 Emilio Fede, che avrebbe presentato la ragazza all’agente dei vip. “Non mi risulta di essere indagato, Ruby forse l’ho vista da Berlusconi”, ha dichiarato Fede.

Mentre Repubblica cita un episodio che testimonierebbe un rapporto privilegiato tra la ragazza marocchina e la presidenza del Consiglio. Ruby, dopo una serata in discoteca a Milano, era andata a dormire a casa di alcune ragazze conosciute nel locale. La mattina dopo le altre tre ragazze andavano a far colazione nel bar sotto casa mentre lei restava a dormire. Al loro ritorno non trovavano più la ragazza marocchina e 3mila euro in un cassetto. Qualche giorno dopo una delle ragazze notava Ruby in un centro benessere della città lombarda e chiamava la polizia. Portata in commissariato, poco dopo veniva lasciata andare. Sembra fosse giunta una telefonata della presidenza del Consiglio che riferiva che la ragazza era “nipote di Mubarak”, il presidente egiziano, cosa non veritiera. A venirla a prendere fuori la questura sarebbe stata Nicole Minetti, ex igienista dentale di Berlusconi, cheha avuto il suo momento di notorietà quando a 25 anni è stata candidata con successo al Consiglio regionale della Lombardia.

Intanto, dai legali del premier arriva una secca smentita alle indiscrezioni giornalistiche. “Le notizie apparse anche quest’oggi su il Fatto Quotidiano e su alcuni quotidiani in relazione ad asserite dichiarazioni rese da tale Ruby in merito a episodi che sarebbero accaduti presso l’abitazione del presidente Berlusconi, sono assolutamente infondate” dichiarano in una nota Piero Longo e Niccolò Ghedini, che aggiungono: “La stessa Procura di Milano si è già puntualmente espressa sull’inesistenza di indagini in tal senso. Del resto da approfondimenti svolti si è potuto acclarare con numerosissimi riscontri testimoniali la radicale e totale infondatezza delle illazioni giornalistiche avanzate”. “E’ovvio – concludono gli avvocati di Berlusconi – che saranno esperite tutte le azioni giudiziarie del caso”.

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