Fini presenta il nuovo partito: “Tenersi pronti al voto anticipato”

di Emma Zampella

 ROMA. L’incertezza guida la scena politica italiana e Gianfranco Fini lo fa presente all’incontro con i parlamentari nella prima delle tre riunioni che porteranno alla nascita del nuovo partito, Futuro e Libertà.

“Non sappiamo cosa c’è dietro l’angolo. Io auspico che il governo arrivi a fine legislatura, ma dobbiamo tenerci pronti a eventuali sorprese”, dice il presidente della Camera che è entusiasta del lavoro che si propone per il suo futuro partito. Ci accingiamo non a fare An in piccolo, ma un Pdl in grande. Dopo tutto quello che e’ successo in questi mesi, non avviare questo percorso vorrebbe dire rimanere in mezzo al guado”. E nell’incertezza Fini non vuole muovere la sua politica dal momento che crede che “far nascere un nuovo soggetto politico è ineludibile”.

L’ex capo di An, in qualità di promotore del Fli, ha delineato il percorso che porterà alla nascita del partito: Dobbiamo lavorare bene sul percorso e sulle modalità: non voglio ricommettere gli errori che ho fatto in passato. Se la logica fosse quella di colonnelli e soldati– sottolinea- rischieremmo di replicare gli errori che c’erano in An”. Intorno al nuovo movimento politico Fini assicura che c’è una grande curiosità: “Molta gente che vuole aderire. Questo e’ un aspetto non contestabile: dobbiamo far nascere il nuovo partito. Dunque – ha spiegato il leader di Fli – d’ora in avanti non accettero’ gelosie ne’ personalismi, falchi o colombe: d’ora in poi si parla solo di politica. La barca e’ di tutti e tutti dobbiamo remare nella stessa direzione”. Le prossime tappe che portano alla nascita del partito sono ben tre: “Occorre dar vita a un manifesto valoriale e programmatico da presentare a Perugia, alla convention di Generazione Italia che si terrà il 6 e 7 novembre. Lì saranno rappresentati tutti i soggetti che ruotano attorno a Fli, in quell’occasione spiegheremo l’identità di Futuro e libertà. Intanto, dal territorio, deve partire una campagna di adesione al manifesto”, mostra il suo promotore, che annuncia già la terza tappa dicendo: “Si terrà a Milano. Mi piace giocare in trasferta”.

L’interesse di questo momento deve rivolgersi più all’unità del partito che alle singoli associazioni che lo compongono. L’argomento si fa interessante quando si pongono in lizza i nomi dei possibili leader alla guida del partito: si vocifera che la scelta potrebbe ricadere su Urso o Bocchino, anche se Fini non ha escluso se stesso, nel momento in cui dovessero sciogliersi le Camere. La caduta del Governo è una possibilità che si presenta anche agli occhi anche di Silvio Berlusconi, che vede l’ipotesi sempre più reale. Per questo in mattinata il presidente del Consiglio ha ricevuto a palazzo Grazioli il coordinatore nazionale del partito Denis Verdini, il senatore Mario Mantovani e il deputato Mario Valducci, presidente della commissione Trasporti alla Camera e fondatore dei Club della Libertà. Si tratta di esponenti del Pdl impegnati sul progetto di costituzione dei 61mila “Team della libertà” rilanciati dal premier anche nel suo discorso al Castello Sforzesco di Milano domenica scorsa.

Alla riunione di Fli, non ha partecipato il senatore Francesco Pontone. A chi gli chiede se questo comporterà un suo addio al gruppo di Fli al Senato, Pontone risponde: “Non comporta nulla, sono e resto del gruppo di Fli al Senato”.

“Un dato in crescita, dopo la lieve flessione della settimana scorsa: Futuro e Libertà arriva al 7,6%, il dato più alto da quando Crespi Ricerche tiene sotto osservazione Fli, il movimento ispirato da Gianfranco Fini che in questi momenti è in conclave a Roma. Un dato positivo, che conferma la felice intuizione del Presidente della Camera e che offre numerosi spunti di riflessione”. Lo scrive Gianmario Mariniello, direttore di Generazione Italia, presentando il sondaggio realizzato da Crespi Ricerche in esclusiva per l’associazione finiana.

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