Ungheria, fanghi chimici fuoriescono da fabbrica: 4 morti e 120 feriti

di Redazione

 AJKA. Stato di emergenza in tre comuni dell’ovest dell’Ungheria dopo la rottura di una chiusa che conteneva fanghi chimici di lavorazione contaminati da un derivato dell’alluminio nei pressi di Ajka.

L’incidente è avvenuto lunedì pomeriggio nel villaggio a165 km a ovest da Budapest. Quattro le persone morte, altre 120 ferite, di cui alcune in gravi condizioni. 7 persone risultano disperse. La fabbrica appartiene alla società ungherese di produzione e commercio di alluminio (Matk). Le cause dell’incidente non sono ancora note, ma la polizia locale ha già aperto un’inchiesta.

Tutte e quattro le vittime erano residenti del villaggio. Il fango, altamente corrosivo ha investito la zona, arrivando a 230 case. La Protezione civile ha lavorato tutta la notte ed è tuttora impegnata a cercare di neutralizzare con gesso il fango alcalino.Un portavoce delle autorità di protezione civile ha spiegato che i fanghi potrebbero essere arrivati anche al fiume Marcal.

L’inondazione di fango rosso tossicoè una ”catastrofe ecologica”, ha dichiarato il segretario di Stato del ministero dell’Ambiente Zoltan Illes. “La sostanza continua a fuoriuscire dal serbatoio, minacciando non solo gli abitanti di Devecser, Kolontar e Somlovasarhely, ma anche la fauna e la flora nel raggio di 42 chilometri”, ha aggiunto.

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