Francia, raffinerie in sciopero contro la riforma delle pensioni

di Redazione

 PARIGI. Le dodici raffinerie della Francia sono tutte in sciopero nel quadro della mobilitazione contro la riforma delle pensioni.

Le ultime due a proclamare lo sciopero sono state quelle di Gravenchon, nella regione della Seine-Maritime, e di Reichstett, nella regione del Basso Reno. La protesta ha già portato al blocco, per mancanza di carburante, dell’oleodotto che rifornisce gli aeroporti parigini di Orly e Roissy.

La battaglia contro l’innalzamento dell’età minima per la pensione volontaria da 60 a 62 anni rischia davvero di mettere in ginocchio i trasporti in Francia. La società che gestisce i rifornimenti per gli aeroporti parigini, la Trapil, ha avvertito che lo Charles de Gaulle potrebbe esaurire le sue scorte di carburante per gli aerei e gli automezzi gia’ all’inizio della settimana prossima mentre quello di Orly può resistere fino a 17 giorni.

Il blocco dell’oleodotto collegato ai due scali colpira’ anche tre depositi che riforniscono le stazioni di servizi a sud della capitale. I nuovi blocchi sono arrivato in una giornata di grande tensione in tutto il Paese per l’intervento della polizia ordinato dal presidente Nicolas Sarkozy per “liberare” i depositi petroliferi picchettati dai manifestanti che contestano la riforma delle pensioni.

Gli scioperi e i picchettaggi avevano portato alla chiusura di otto dei 12 depositi del Paese. Sono stati riaperti senza incidenti i depositi di Fos-sur-Mer, vicino a Marsiglia, di Bassens, alla periferia di Bordeaux, e quello Total di Cournon d’Auvergne, nel centro. Ma intanto altri cinque sono stati bloccati dai manifestanti: sono quelli di Vern-sur-Seiche, vicino a Rennes, e di Le Mans, nel nord, quello della Total vicino a Tolosa, e due nella Bassa Normandia. Il governo ha dato il permesso alle aziende di attingere alle loro scorte d’emergenza ma siè rifiutato di mettere a disposizione le scorte strategiche statali.

Per il segretario generale del primo sindacato di Francia, la comunista Cgt, Bernard Thibault, l’intervento della polizia non e’ “il modo per uscire dal vicolo cieco sulla riforma delle pensioni”. “L’obiettivo di questa mobilitazione”, ha precisato, “è quello di ottenere che si discuta un futuro diverso delle nostre pensioni” edè il governo a creare questo “clima teso”.

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