Mensa “salata” per alunni non residenti: CesaRinasce raccoglie 250 firme

di Antonio Taglialatela

 CESA. Ben 250 le firme raccolte domenica mattina, in piazza De Michele, dall’associazione “Cesa Rinasce” che ha promosso una petizione contro la tassa sulla mensa scolastica applicata agli alunni non residenti a Cesa.

Una situazione che penalizza, in particolare, gli abitanti del popoloso rione Bagno, che ricade sul territorio di Aversa ma i cui abitanti usufruiscono delle scuole cesane. Le sottoscrizioni saranno inviate in allegato ad una letteraindirizzata alsindaco Vincenzo De Angelis con cui CesaRinasce invita l’amministrazione comunale ad annullare il provvedimento.

Sulla questione un gruppo di genitori degli istituti “Angeli di San Giuliano” e “Rodari” aveva inviato una missiva al primo cittadino, all’assessore all’istruzione, alla dirigenza scolastica e alla prefettura, in cui “vista la irragionevole ed arbitraria disparità di trattamento applicata dal Comune di Cesa agli studenti di pari ordine e grado iscritti alla scuola elementare con provvedimento, emanato solo successivamente all’iscrizione, che fissa un canone mensile differente a seconda della residenza dell’iscritto; vista la violazione del principiocostituzionale di garanzia del diritto allo studio per tutti senza alcuna distinzione” si chiedeva di “riconoscere a tutti gli studenti delle scuole materne ed elementari di Cesa la possibilità di usufruire del servizio di mensa scolastica pagando, indipendentemente dal Comune di residenza, eguale importo di canone mensile, annullando tutti i provvedimenti adottati dal Comune di Cesa, al fine di garantire e tutelare i diritti inviolabili di ciascun cittadino”.

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