Acms, 200 dipendenti occupano la Provincia

di Redazione

 CASERTA. Circa duecento dipendenti dell’Azienda Consortile Mobilità e Servizi stanno occupando a partire dalle nove di venerdì mattina la sala giunta della Provincia di Caserta.

Un’iniziativa di protesta decisa che nasce dall’annuncio dell’imminenza di 93 licenziamenti dovuti alla cessione di ben 4 linee coperte da 30 autobus.

Se in un primo momento, il commissario Francesco Fimmanò (l’Acms è sottoposta al regime speciale della Prodi Bis) aveva accettato la proposta della Regione, ed in particolare dell’assessore Sergio Vetrella – ossia rinviare qualsivoglia decisione sugli attuali assetti occupazionali al 31 dicembre 2010 – nei giorni scorsi è stato comunicato alle organizzazioni sindacali che i licenziamenti sarebbero stati immediatamente operativi.

“Una vera e propria imposizione – spiega Enzo Sperlongano della Uil Trasporti – visto che il commissario, come contropartita, ci aveva offerto la cigs per un centinaio di dipendenti. Una proposta inaccettabile. Oggi come un anno fa. Siamo fermamente convinti – spiega Sperlongano – che il peso della crisi dell’Acms non può essere scaricato su un azienda che cinque anni fa contava 640 dipendenti, e oggi, in organico, ne annovera 504”.

Dal canto loro, i sindacati eccepiscono alla Provincia di essere stata troppo blanda nei confronti del commissario. Di qui, la decisione di avviare una nuova stagione di proteste, che ha avuto inizio proprio oggi, con l’occupazione della sala giunta dell’ente di Corso Trieste.

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