Estorsione, Michele Coppola torna in carcere

di Redazione

Michele CoppolaCASAL DI PRINCIPE. Nel pomeriggio di mercoledì la squadra mobile di Caserta, coadiuvata da quella di Latina, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentata estorsione, …

… aggravata dal metodo mafioso ed dal fine di agevolare il clan dei Casalesi, Michele Coppola, 46 anni, nato a Casal di Principe ma residente a Latina, cognato di Walter Schiavone, fratello del capoclan Francesco Schiavone, alias “Sandokan”.

Il provvedimento restrittivo si riferisce a due tentativi di estorsione perpetrati da Coppola al fine di recuperare un credito vantato da un imprenditore edile per la costruzione di alcune villette a Grazzanise. Questi, non riuscendo ad ottenere dall’acquirente il saldo del prezzo convenuto, corrispondente alla somma di 50mila euro per il quale venivano emesse delle cambiali, cedeva i titoli ad un suo amico, affinché intercedesse per recuperare la somma, che sua volta li consegnava a Coppola affinché provvedesse alla riscossione. Questi, prima, si rivolgeva al debitore per ottenere la somma, minacciandolo che, in caso contrario, avrebbe fatto “una brutta fine” e, allorchè l’uomo si accordava direttamente con l’imprenditore, pretendeva da questi la somma di 30mila euro per il disturbo ed “il tempo perso”. Coppola, nella circostanza, non esitava a rivelare le sue parentele alle vittime, presentandosi come il cognato di “Walterino”.

L’uomo era stato già destinatario di misura cautelare l’11 dicembre 2009, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, a seguito di indagini condotte, anche con il supporto di intercettazioni telefoniche ed ambientali, dalla squadra mobile di Caserta e coordinate dalla Procura distrettuale antimafia partenopea. La misura restrittiva, però, era stata successivamente annullata dal Riesame. Contro tale decisione, la Procura Antimafia proponeva motivato ricorso per Cassazione, accolto con rinvio al Tribunale di Napoli che emetteva la nuova misura restrittiva.

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