Giuramento 3° blocco volontari, al Rua il sigillo arriva dal cielo

di Redazione

 CAPUA. Ancora una volta, come un anno fa, il sigillo è arrivato dal cielo. Cinque paracadutisti della gloriosa “Folgore” sono scesi dall’alto a siglare, con brillante scenografia e davanti a migliaia di presenti commossi ed estasiati, …

… il giuramento del 3° Blocco dei volontari già reso particolarmente solenne dalla straordinaria ed incisiva partecipazione del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, generale di Corpo d’Armata Giuseppe Valotto. Ai 1000 soldati che d’impeto e “toto corde” avevano gridato “Lo giuro!” aveva rivolto il suo vibrante discorso il comandante del Rua, generale di Brigata Attilio Claudio Borreca, non senza ringraziare la massima autorità ed i tantissimi ospiti convenuti, nonché un “saluto colmo di affetto e di riconoscenza ai familiari dei Caduti Antonucci, Cardella, Buccini, D’Angelo Rulli e Troiano, intervenuti all’istituzionale manifestazione. “La vostra presenza ci onora altamente – ha detto il generale Borreca – e rende ancor più significativa la cerimonia odierna. A voi, che sucitate l’ammirazione e l’incondizionato rispetto dell’intero Paese, desidero esprimere la più sincera e affettuosa vicinanza, mia e di tutto il personale del Raggruppamento Unità Addestrative dell’esercito”.

Toccante e indelebile ricordo di quanti han pagato con la vita l’esercizio del loro dovere. Monito forte in un tempo in cui disciplina e “senso dello Stato” vengono schiacciati ogni giorno dalle nefandezze e dalla morbosa violenza dilaganti, eppure risorgendo sempre a purificare l’attuale società alla deriva. Esercito, come tutte le Forze Armate e dell’Ordine, fermo a ribadire il suo essenziale ruolo educativo a vantaggio delle giovani generazioni.

 “Rendo omaggio alla Bandiera di Guerra del 17° Reggimento “Acqui”, simbolo e viva manifestazione del comune legame alle più profonde tradizioni e alla piena condivisione dei valori della Patria”: così ha invece esordito il Number One dell’Esercito Italianoche ha voluto porgere un “deferente saluto ai Gonfaloni dei Comuni di Bellona e Mignano Montelungo, decorati di Medaglia d’oro al Valor militare, al Gonfalone di Capua e a quelli dei Comuni limitrofi. Il pensiero del gen. Valotto è però andato dritto ai ventenni volontari del 17° “Acqui” e del 47° “Ferrara”, ai loro familiari ed amici convenuti da ogni parte d’Italia, anzitutto affermando: “Vi sono riconoscente…e vi invito a essere orgogliosi per la coraggiosa e nobile scelta”.

Quanti giovani infatti bivaccano sull’opposta sponda del fatalismo rinunciatario e dei facili piaceri dell’inarrestabile edonismo che annebbia le coscienze e le responsabilità di coloro che s’affacciano ala vita credendola un agevole paradiso possibile, senza sudore, senza fatica, senza regole!

La banda musicale dell’Esercito ha ulteriormente solennizzato ed allietato tutte la fasi del rigido protocollo salutate da scroscianti applausi, specie dopo l’esecuzione dell’Inno nazionale. Fra le scene più delicate la cagnetta-mascotte al seguito di una Compagnia e quattro bambini-bersaglieri al seguito delle venerande Rappresentanze delle Associazioni combattentistiche e d’Arma che, malgrado gli acciacchi dell’età avanzata, partecipano sempre e con indescrivibile e giusto orgoglio. Impareggiabile il servizio d’ordine controllato dal colonnello Grilletto e dal tenente colonnello Giannelli in attenzione costante per l’intera durata della solenne cerimonia.

inviato da Raffaele Raimondo

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