Fuoco e violenza a Terzigno: un arresto. A Napoli 2mila tonnellate a terra

di Redazione

 NAPOLI.Auto bruciate e capovolte al centro della strada, alte colonne di fumo nero dai camion dati alle fiamme ma anche rami di grossi alberi al centro della carreggiata, bidoni, mobili e spazzatura dovunque.

E’ il bilancio dell’ennesima notte di guerriglia, quella tra giovedì 21 e venerdì 22 ottobre, a Terzigno e Boscoreale. A scatenare le violenze i gravi disagi provocati dalla discarica “Sari”, nel Parco nazionale del Vesuvio, e, nelle ultime ore, l’annunciata apertura del secondo sversatoio, il più grande d’Europa, in località “Cava Vitiello” a Terzigno. In via Passanti, a Boscoreale, cinque compattatori sono stati incendiati dopo aver subito l’assedio, insieme con le forze dell’ordine che li scortavano, da una folla di oltre duecento manifestanti.

CARICHE DELLA POLIZIA.Alla rotonda Panoramica, dove si erano radunate oltre mille persone, è stata una lunga notte di disordini con un gruppo di manifestanti, quasi tutti giovani, che ha iniziato lanciando razzi contro le forze dell’ordine che hanno risposto con lacrimogeni, provocando il fuggi fuggi dei dimostranti pacifici e cariche.
“Ci hanno caricato – denuncia un manifestante – mentre eravamo nel gazebo allestito sulla strada. Non stavamo facendo niente, abbiamo subito una violenza gratuita”. Circostanza confermata da giornalisti presenti, alcuni dei quali hanno riferito di essere “stati colpiti da agenti con manganelli e scudi nonostante avessimo specificato di essere lì per lavoro”. Per ore uomini in assetto antisommossa e blindati da un lato, la frangia più violenta dall’altra, che si è nascosta nelle zone più a sud della rotonda, si sono fronteggiati con lacrimogeni come risposta ai lanci di grossi petardi. Qualcuno nel bel mezzo degli scontri si è rivolto ai poliziotti: “Siamo gente perbene, dovreste difendere noi dai disastri di queste discariche e invece siete dall’altra parte. Noi però siamo contro la camorra che è l’unica ad avere interesse a far aprire le discariche”. Ma questo, a Terzigno, è solo il momento degli scontri.

UN ARRESTO.Una persona è stata arrestata mentre altre due, che erano state in un primo fermate, sono state poi rilasciate. I reati contestati a G.G., 52 anni, nato a Terzigno ma residente a Boscoreale, sono di adunata sediziosa, detenzione di materiale esplodente, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.

NESSUN CAMION HA SVERSATO. Nessun camion di rifiuti è riuscito a sversare, al momento, nella discarica di Terzigno: tutte le strade di accesso al sito sono infatti ostruite da una serie di barricate alzate dai manifestanti. La colonna degli autocompattatori potrebbe raggiungere la discarica nelle prossime ore in seguito all’intervento di rimozione di alcuni ostacoli, tra cui rami di alberi e auto incendiate, con il coinvolgimento dei vigili del fuoco e l’utilizzo di una ruspa.

BERLUSCONI. Il Consiglio dei ministri di venerdì si occuperà della vicenda Terzigno. Lo ha affermato ier il sindaco della cittadina del napoletano, Domenico Auricchio, che è stato ricevuto a Palazzo Grazioli dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. All’incontro era presente anche il sottosegretario Guido Bertolaso.

2000 TONNELLATE A TERRA. Quota 2000 tonnellate a terra, è quella della paura: chissà se il ministro della Salute Ferruccio Fazio sta ripensando adesso all’allarme del sindaco Rosa Russo Iervolino sul rischio per i napoletani di essere esposti a simili quantità di spazzatura. Che al momento non vengono nemmeno trattate perché l’Asl non ha i soldi per comprare il materiale sanificante. Ma soprattutto non c’è derattizazione. In questa fase acuta della crisi è davvero paradossale. La città è al collasso e cominciano a vedersi e a sentirsi i primi roghi che rendono lo scenario ancora più inquietante. Si aggrava di ora in ora la situazione dei rifiuti accumulati in molte delle strade della città. Vere e proprie microdiscariche a cielo aperto costellano le vie del centro, invadendo i marciapiedi e il tracciato stradale, costringendo auto e pedoni a uno slalom tra i sacchetti.

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