Come nel film di Toto’, i parcheggiatori abusivi si ribellano: “Siamo onesti”

di Antonio Arduino

 TotòAVERSA. Per difendere il posto di lavoro chiedono aiuto ai media. Sarebbe normale, se non si trattasse di parcheggiatori abusivi.

Abusivi che si definiscono “onesti” e raccontano il perché di una scelta lavorativa fuorilegge. Un “lavoro”, come lo definiscono, che chiedono di poter mantenere.

La storia ha come scenario l’ospedale “Moscati” di Aversa dove alcuni parcheggiatori, prima in regola, si sono ritrovati disoccupati a seguito del mancato rinnovo del contratto alla ditta di cui erano dipendenti. Ciò nonostante sono rimasti a fare il proprio lavoro, ma illegalmente. E sottolineano: “Non c’è dietro nessuna camorra, siamo solo padri di famiglia”.

Sembra una farsa, come nel film “Totò, Peppino e la dolce vita” quando i parcheggiatori abusivi chiedono “un posteggio al sole”, e invece è tutto reale.

I parcheggiatori abusivi aversani: “Siamo onesti”

Totò, protesta parcheggiatori abusivi

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