Blitz antibracconaggio durante una fiera al Jambo

di Redazione

 TRENTOLA DUCENTA. Blitz antibracconaggio nella serata di domenica 26 ottobre in una fiera acquariofila allestita nel centro commerciale Jambo di Trentola Ducenta.

Gli uomini del gruppo operativo antibracconaggio Lida di Napoli e Caserta, coordinati e diretti dal comandante di reparto guardie zoofile Saverio Mazzarella, hanno effettuato una perquisizione ad uno degli stand della fiera e sequestrato diversi esemplari di fauna esotica privi di documentazione C.i.t.e.s., in condizioni pessime di detenzione, di igiene ed alimentazione, ed in violazione alle leggi sul maltrattamento di animali.

Il blitz è stato messo in opera in concorso con i carabinieri del nucleo radiomobile di Aversa, volto alla repressione di commercio abusivo di fauna di specie protette ed esotiche. Denunciato a piede libero il fittuario dello stand.

Si precisa che gli organizzatori della fiera ed i responsabili del centro commerciale Jambo non erano a conoscenza dei reati perpetrati dal fittuario dello stand: da qui il nome dell’operazione ‘Sottobanco’.

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Un altro smacco ai bracconieri dell’hinterland napoletano e casertano che, in barba ai numerosi controlli delle forze dell’ordine ed alle tante operazioni effettuate negli ultimi mesi, continuano imperterriti a violare la leggi che regolano il commercio di esemplari di fauna esotica.

L’ispezione si concludeva con il sequestro di iguane, boa constrictor, pitoni, testuggini, gechi, una genetta (viverride carnivoro), in quanto gli appostamenti portavano alla registrazione di immagini riportanti uno ‘show’ fatto con gli animali avvolti sia al collo che alle braccia del personale del negozio in giro per la fiera dove, pericolosamente, venivano messi a diretto contatto con il pubblico e sottoponendo gli animali stessi a comportamenti, fatiche e lavori insopportabili per le loro caratteristiche etologiche. Per alcuni esemplari di fauna oggetto del sequestro, il commerciante non ha saputo dare generalità e provenienza.

La fauna è stata sottoposta a sequestro, fra l’altro, perché detenuta in condizioni ed in contenitori e teche incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze, senza acqua né cibo e a diretto contatto con il pubblico.

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