Bologna trionfa nuovamente all’Atellana Festival

di Redazione

The Crazy Crazy World of Mr. RubikSUCCIVO. Dopo le attese tre serate di musica gratuita e indipendente, termina la nona edizione dell’Atellana Festival, potendo vantare un pubblico composto da più di 8000 persone che hanno riempito, durante il fine settimana, il Castello di Teverolaccio a Succivo.

Dopo la vittoria, nella scorsa edizione, degli Altre di B – presenti anche quest’anno come gruppo ospite fuori concorso – è ancora Bologna a trionfare all’Atellana. Questa volta è toccato ai The Crazy Crazy World of Mr. Rubik, che hanno spiazzato la stessa organizzazione portandosi a casa tutti i premi dell’evento: non solo il premio ufficiale per volontà della giuria (presieduta quest’anno da Sergio Maglietta, vocalist e sassofonista dei Bisca), ma alla band emiliana sono stati consegnati anche il premio Fresco di Stampa per i migliori testi, il premio per il miglior prodotto discografico assegnato dal Nut Studio, e il premio della critica del portale Caserta Musica & Arte.

La giuria del contest ha premiato con il secondo posto in classifica i Barack e Burattini, da Arezzo, i Dei Miei Dei (da Roma) ed i Med in Itali (da Torino) rispettivamente col terzo e quarto piazzamento. La vittoria del premio ufficiale del festival concederà al gruppo di Bologna di partecipare di diritto all’edizione di novembre del Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza, registrare una propria demo presso il Nut Studio di Napoli, elaborare la copertina del prossimo lavoro discografico con la partership dello studio di comunicazione Monade, tornare a Succivo come ospiti durante la decima edizione e, assieme agli altri finalisti, poter distribuire il proprio disco nei più importanti store online di musica digitale grazie alla collaborazione con Believe Digital.

Grande successo per gli headliners delle tre serate, anche quest’anno molto diversi fra loro: il cantautore Paolo Benvegnù, tra gli artisti più quotati del genere indie italiano, il progetto drum’n’bass torinese degli LNRipley, capitanati dal batterista dei Subsonica Ninja, ed i Figli di Madre Ignota, la balkan rock band che ha fatto scatenare l’intero pubblico dell’ultima serata.

Ma i ragazzi dell’Arci Spaccio Culturale – associazione organizzatrice dell’evento – non portano a Succivo solo musica. E anche quest’anno, durante le tre serate, ai concerti sono state affiancate esposizioni permanenti curate dall’associazione Art, circolo Arci di Sant’Arpino. La più attesa tra tutte è stata quella di Mauro Biani. L’illustratore e vignettista, ospite durante la manifestazione, ha messo in mostra i suoi disegni che rielaborano i personaggi delle canzoni di Fabrizio de André, raccolti nel volume Come una specie di sorriso.

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