Rauso: “Ma non avete un poco di vergogna?”

di Redazione

Gaetano Rauso SANTA MARIA CV. “Quello che sta accadendo a Santa Maria Capua Vetere non so se può indurre all’ilarità o ad un pianto incontenibile”.

Lo afferma il consigliere di opposizione Gaetano Rauso alla luce degli ultimi sviluppi politici nella maggioranza e nel centrosinistra. “Io propendo più per la seconda ipotesi, – continua Rauso – dato che la mia educazione e la mia dignità mi indurrebbero solo a nascondermi e a non farmi più vedere in giro se fossi, solo lontanamente, coinvolto in questo losche macchinazioni per tenere in vita un’amministrazione che si è rivelata, esattamente, promulgatrice di quella cose che ho sempre denunciato. Ma, ormai, a Santa Maria non credo che esista più la dignità e, a dire il vero, stavo seriamente pensando di dare le dimissioni se servisse, perché mi vergogno ad essere identificato come uno dei consiglieri comunali di questa città. Molti si domandano il perché di tanto accanimento e di tanta costanza, da parte mia, nel denunciare le irregolarità commesse da questa e dalle precedenti amministrazioni. L’ho fatto e lo faccio perché voglio bene alla mia città ed avevo pensato, nel candidarmi, di dare un contributo al suo riscatto. Invece, quando mi sono accorto che si continua a perseguire la strada dell’affarismo e della cattiva amministrazione, ho desiderato che questi personaggi che identificano questo modo di amministrare, debbano andare via e pagare per il male che fanno alla città ed alla sua popolazione”.

“Non mi dimetterò e, fin quando avrò la forza di combattere, continuerò a denunciare il malaffare e gli intrallazzi, opponendomi con tutte le mie forze a questi personaggi, convinti che ci sarà un altro ribaltone; io spero che saranno delusi. Non c’è posto per loro tra chi la politica la intende come mettersi al servizio degli altri ed essere utile allo sviluppo della città. Uno scatto d’orgoglio lo chiedo a tutti, indistintamente dalla loro fede politica. Se c’è chi possiede ancora una coscienza deve allontanarsi da queste persone, deve allontanarsi dalle mele marce che hanno svenduto una città ed intende continuare a svenderla. Deve mantenere fede alle promesse fatte agli elettori e riparare al male che ha fatto assecondando un sindaco che è indegno di continuare ad amministrare la città”.

“Il Consiglio Comunale richiesto per la verifica della maggioranza non può essere più rimandato ed in quella sede si vedrà chi è veramente una persona perbene e riesce a perseguire l’interesse della collettività e non quello personale. L’unica strada per salvare Santa Maria è quella di sfiduciare questo sindaco, ma subito. Già stanno preparando altri intrallazzi. La dignità non si compra, la si possiede e se c’è ancora chi conosce la vergogna deve dimostrare di essere uomo. In Sicilia, nell’incantevole Ortigia, ho incontrato un novello Diogene che, con la lanterna in mano, cercava ancora l’uomo. Se venisse a Santa Maria, oggi ne troverebbe ben pochi. Ma spero che le cose cambieranno”.

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