Rauso: “Ma la sinistra a Santa Maria può parlare?”

di Redazione

Gaetano RausoSANTA MARIA CV. “Negli ultimi tempi si sono moltiplicati duri comunicati relativi alla carente situazione dell’edilizia scolastica a Santa Maria Capua Vetere”.

Lo afferma il consigliere di opposizione Gaetano Rauso. “Nei mesi passati non ho lesinato di lanciare allarmi per richiedere, all’Amministrazione Comunale di Santa Maria Capua Vetere, un’azione tempestiva ed efficace ,volta al risanamento ed alla ristrutturazione degli edifici scolastici. Oggi dobbiamo constatare, nonostante il costante decremento della popolazione scolastica, che per gli studenti che frequentano gli Istituti Scolastici esistenti in città si continuano a registrare disagi, culminati con la chiusura della Scuola Elementare Principe di Piemonte e della Scuola Media Gallozzi; ma non dimentichiamo i disagi cui sono stati e sono sottoposti gli studenti del Liceo Ginnasio Cneo Nevio e della scuola Media ex Egam di via Avezzana. Fin dai primi mesi del 2009, infatti, sono stati segnalati cedimenti strutturali o situazioni di carenza igienico sanitaria degli edifici ospitanti tali scuole e gli alunni sono stati o dovranno essere trasferiti in altre strutture scolastiche, sottoponendoli a disagevoli doppi turni.

E’ assurdo che edifici scolastici, da pochi anni interessati da costosissimi lavori di ristrutturazione, siano in queste precarie condizioni strutturali, senza che si sia intervenuto per tempo e radicalmente al fine di renderli agibili. Nonostante i miei appelli e quelli dell’architetto Morelli, non si è fatto niente per migliorare le condizioni strutturali della Principe di Piemonte e di tutti edifici che sono carenti delle caratteristiche necessarie per assicurare la sicurezza e la regolarità didattica per gli studenti (allora governava la Sinistra). Istituti che sono stati, per decenni, il vanto di questa Città, ora si trovano in condizioni così disastrose da non potere assicurare il regolare svolgimento dei corsi scolastici.

L’Amministrazione Comunale, fino a pochi giorni orsono retta dal centro sinistra, evidentemente, distolta da altri problemi più interessanti, non ha tenuto in dovuto conto questi problemi, mentre ha speso e spende soldi per inutili incarichi di Direttore Generale, di addetto stampa e per fare e rifare i lavori, connessi al piano traffico in via Consiglio D’Europa, prendendo in giro chi sta lottando per tutelare gli interessi dei commercianti e degli abitanti della zona e peggiorando solo la situazione. Questa Amministrazione e quelle precedenti hanno consentito la cementificazione selvaggia del centro storico, cosa che ha compromesso e comprometterà l’assetto idrogeologico del sottosuolo, cosa che ha determinato anche la carenza strutturale della Principe di Piemonte, per la quale si sono spesi tanti miliardi in consulenze e lavori senza arrivare, ad oggi, ad alcun risultato positivo, anzi peggiorando la situazione.

Il PdL non ha voluto ascoltare i miei appelli tesi non farsi invischiare in questo pantano; non c’era altra alternativa per questa Amministrazione se non andare a casa. Anche se si facessero cose giuste e si mettessero in cantiere progetti apprezzabili, non vi sarebbe il tempo, in questo scorcio di consiliatura di realizzarli, mentre ci si esporrà solo al pubblico dissenso per aver ereditato per il male che questo Sindaco e la sua Amministrazione di sinistra hanno fatto alla Città. Entrando da protagonista in questo caos irreversibile.

Il PdL ha dato modo agli esponenti di quel centro sinistra, responsabili del disastro sammaritano, di ergersi a paladini degli interessi di una città di cui hanno determinato la rovina. Si doveva mandare a casa questa Amministrazione perché, solo con una nuova concezione di fare politica e di amministrare la Cosa Pubblica, potevano essere evitati altri gravi danni per la Città e guardare ad un nuovo progetto per il suo rilancio. Il mio progetto, quando mi sono proposto all’elettorato, consisteva nell’offrire alla città il contributo di idee ed esperienza amministrativa che derivano dalla mia lunga permanenza nella Pubblica Amministrazione. Mi sono trovato, invece dover lottare contro un muro eretto da chi anteponeva altri interessi a quelli della città e vedeva con fastidio la presenza di che si prefigge obiettivi di legalità e buon governo”.

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