Rauso: “A cosa ci tocca assistere”

di Redazione

Gaetano RausoSANTA MARIA CV. “A cosa ci tocca assistere”. Così Gaetano Rauso, consigliere di opposizione, inizia la propria analisi post-ribaltone.

“La città di Santa Maria Capua Vetere è a conoscenza dell’ignobile comportamento del sindaco che, nonostante le figuracce e le contrastanti dichiarazioni di appartenenza o non appartenenza politica, è stato accolto dal Pdl, che fino a pochi giorni fa lo osteggiava decisamente, in pompa magna.

Per poter tirare ancora avanti e realizzare le speculazioni che sono in cantiere (fare case e negozi nell’ex Tabacchificio, nell’ex Mulino Parisi, nell’ex Italtel, Politeama, ecc.) non ha esitato a tradire spudoratamente l’elettorato e coloro i quali lo hanno appoggiato finora, accusandoli, addirittura, che essi gli avevano impedito di realizzare i progetti da lui sostenuti insieme ai suoi adepti. Forse il piano casa non è andato in porto come lui agognava e,con gli appoggi che si è assicurato, vorrà riproporlo sotto altre vesti? Vigileremo!

E’ riduttivo che le persone perbene si scaglino contro un sindaco che agisce in tal modo e pensa solo a favorire interessi contrastanti con quelli della città; bisogna agire con ogni mezzo per toglierci dal cospetto chi è colpevole o è complice di tutte le macchinazioni che sono state poste in essere o si intendono portare avanti a scapito della la città.

Con l’aiuto di ‘personaggi’ che hanno solo l’interesse a far soldi, continua a tessere le sue trame con l’appoggio interessato di persone miserande che vendono la loro dignità per pochi spiccioli o per qualche posto di lavoro per i loro cari. Se c’è una Giustizia, si dovrà colpire chi ha determinato lo sfacelo di una città con condizionamenti, a dir poco, dubbi e che, ormai sono, sono sul punto di essere smascherati.

E’ palese l’intenzione di Giudicianni, quando intervistato, afferma che Santa Maria con l’apertura del casello autostradale è diventata una città di passaggio e che, secondo lui, avrebbe bisogno della costruzione di tante case. Per ospitare, chi?! O solo per fare investire i soldi a suoi committenti? Mi fa specie chi ha ereditato un nome ed una credibilità, non disdegna di buttarla al vento per andare appresso a suoi mentori che gli impongono di stare al gioco di l’onore e la credibilità non sa cosa sia. C’è ancora tempo per dire basta! Abbiate il coraggio di dire basta! Con uno scatto di orgoglio e di dignità, mandiamolo a casa”.

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