Emergenza carceri, visita del segretario Uil Pa nel penitenziario sammaritano

di Redazione

carcere di Santa Maria Capua VetereSANTA MARIA CV. “Nel quadro di una affermata emergenza nazionale che investe la totalità degli istituti penitenziari, vi sono strutture che rappresentano la fedele sintesi delle criticità che seppelliscono il sistema penitenziario sotto il magma dell’inumanità, dell’inciviltà e dell’illegalità.

Milano San Vittore, Bologna, Asti, Lecce, Genova Marassi, Lucca, Bolzano, Catania Piazza Lanza, Sassari, Santa Maria Capua Vetere giusto per limitarci agli esempi più eclatanti. Purtroppo i tanti allarmi lanciati, da tempo e per tempo, da questa organizzazione sindacale non sono riusciti a scalfire l’indifferenza della politica rispetto al dramma che si consuma all’interno delle nostre prigioni. Nonostante tutto non abdichiamo al nostro diritto-dovere di informare e denunciare sulle invivibili condizioni di detenzione e sulle infamanti condizioni di lavoro. Il nostro auspicio è cha alla ripresa dei lavori parlamentari i deputati e i senatori che hanno constatato de visu la tragedia penitenziaria possano, sappiano e vogliano tradurre quei momenti di certificazione in un percorso di proposte e soluzioni”.

Così il segretario generale della Uil Pa Penitenziari, Eugenio Sarno, ripropone all’attenzione la crisi che attanaglia l’universo penitenziario. “Il sovrappopolamento delle carceri (circa 68.500 detenuti per 43.800 posti disponibili) è l’elemento primario che connota negativamente il nostro sistema penitenziario. Esso genera promiscuità, rarefazione degli spazi e difficoltà gestionali. Ma non bisogna dimenticare le altre criticità: la mancanza di lavoro (che pure sarebbe obbligatorio) che produce ozio forzato; la cronica e grave deficienza degli organici di polizia penitenziaria che determina condizioni di lavoro stressanti ed incompatibili oltre ad abbassare i livelli di sicurezza oltre i limiti minimi. Analogamente – continua Sarno – anche la penuria di figure addette al trattamento intramurario afferma un percorso detentivo di mera custodia che esclude percorsi rieducativi e risocializzanti. Tutto ciò ha concorso, concorre e concorrerà ad un carcere sempre più luogo di violenza e università del crimine e sempre meno a luogo di ravvedimento”.

La Uil Pa Penitenziari fornisce alcuni dati sugli eventi critici determinatisi in questo 2010. “Se i numeri hanno un senso, e l’hanno occorre ricordare: i 44 suicidi, i 96 tentati suicidi sventati dalla polizia penitenziaria, i 13 evasi, le 12 evasioni sventate ed i 172 agenti penitenziari feriti (con prognosi superiore ai 5 giorni). Questi numeri sono gli indicatori più fedeli di un sistema alla deriva e fuori controllo. Nel solo mese di Agosto si sono verificati 5 suicidi, 21 tentati suicidi sventati dal personale, una doppia evasione da Bollate, 2 tentate evasioni sventate dalla polizia penitenziaria, 31 agenti feriti da detenuti”.

Lunedì 6 settembre Sarno sarà in visita alla casa circondariale sammaritana. “La struttura sammaritana rappresenta una delle realtà più a rischio del territorio nazionale e non solo in ambito penitenziario – afferma seccamente Sarno – per questo è necessario proporla all’attenzione generale”.

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