Rifiuti, Pascariello contesta la Jacta e provvede d’ufficio alla raccolta

di Redazione

 SAN NICOLA LS. È stata quella di lunedì mattina per il sindaco Angelo Pascariello e tutta la sua squadra, vicesindaco, assessori e dirigenti, una mattinata caotica, frenetica, sempre con l’orecchio incollato al telefono con la Prefettura, la Provincia cercando di risolvere una situazione oramai giunta al collasso.

Enormi cumuli di spazzatura giacciono lungo le strade della città, i tre siti dove i cittadini erano usi portare la spazzatura differenziadola sono chiusi e non sapendo dove portare i sacchetti li depositano dove capita. Comunque, un primo risultato il sindaco Pascariello lo ha ottenuto. Da questa mattina una ditta privata inizierà la raccolta dei rifiuti, anche se occorreranno diversi giorni per pulire le strade. Infatti, il primo cittadino ha fatto immediato ricorso all’Art. 191 (ordinanze contingibili e urgenti e poteri sostitutivi) del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, avente per oggetto: “Norme in materia ambientale”, dove al comma 1) è previsto che: 1. Ferme restando le disposizioni vigenti in materia di tutela ambientale, sanitaria e di pubblica sicurezza, con particolare riferimento alle disposizioni sul potere di ordinanza di cui all’articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, istitutiva del servizio nazionale della protezione civile, qualora si verifichino situazioni di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell’ambiente, e non si possa altrimenti provvedere, il Presidente della Giunta regionale o il Presidente della provincia ovvero il Sindaco possono emettere, nell’ambito delle rispettive competenze, ordinanze contingibili ed urgenti per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti, garantendo un elevato livello di tutela della salute e dell’ambiente. Dette ordinanze sono comunicate al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, al Ministro della salute, al Ministro delle attività produttive, al Presidente della regione e all’autorità d’ambito di cui all’articolo 201 entro tre giorni dall’emissione ed hanno efficacia per un periodo non superiore a sei mesi”.

Il sindaco non poteva fare diversamente dovendo egli, comunque, garantire la salute pubblica. Nel frattempo, dal palazzo municipale sono partite diverse missive con destinanzione la Società Jacta, nelle quali il sindaco contesta alla ditta l’attuale situazione di grave disagio venutasi a creare non per colpa dell’amministrazione comunale che versa puntualmente le somme mensili di propria spettanza. La Jacta, in data 11 gennaio 2006, sottoscrisse, in quanto vincitrice, un contratto d’appalto con l’Unione dei Comuni “Calatia” (unione formata dai comuni di San Nicola La Strada, San Marco Evangelista – solo per poco tempo – e Maddaloni, ndr.) per espletare il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti per un periodo di ben sette anni. Tale contratto, valido per tutti e tre i comuni, prevedeva il pagamento annuo di una somma pari a 7.324.343 euro oltre iva che doveva essere corrisposta in rate mensili posticipate pari ad un dodicesimo dell’importo annuo, vale a dire 610.000 euro al mese. In base a tale contratto era previsto, a partire dal terzo semestre successivo al 1 gennaio 2006, cioè dal 1° luglio 2007, che il canone annuo sarebbe stato soggetto a revisione periodica sulla base di una istruttoria condotta dal dirigente di Calatia.

Pascariello, a nome dell’intera Amministrazione Comunale, chiede scusa alla comunità sannicolese per tale disagio non dipendente dalla propria volontà, anche perché il Comune di San Nicola la Strada ha sempre onorato con puntualità gli impegni assunti con la ditta Jacta. Il primo cittadino si augura che lo stato di agitazione possa rientrare sin dall’inizio della prossima settimana in modo da riprendere regolarmente il prelievo dei rifiuti solidi urbani.

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