Cuccioli morti dopo essere stati abbandonati tra i rifiuti

di Redazione

 SAN NICOLA LS. Sono stati trovati due cuccioli di circa 10 giorni abbandonati tra i rifiuti dei cassonetti vicino la rotonda.

La tragica scoperta è avvenuta ad opera di Tina Marseglia, una studentessa di San Nicola La Strada che passando lì vicino ha sentito i gemiti dei cuccioli. “Passando lì vicino – dice Tina – ho sentito il gemito di questi cuccioli: erano in condizioni terribili, sporchi, pieni di larve e di mosche. Uno di loro era ferito. Erano piccolissimi: avranno avuto una decina di giorni, non di più”. Tina senza pensarci troppo li ha portati dal veterinario di fiducia che ha provveduto a medicare i 2 cuccioli non dando alcuna speranza di vita al fratellino mal ridotto, e dandone poche all’altro. Li ha portati così a casa sua e lì hanno trascorso la notte. La mattina successiva, come previsto, uno dei due era già morto. “A questo punto ho provato a chiedere aiuto ai miei amici perché si occupassero dell’altro, dal momento che già abbiamo un animale domestico e in casa nessuno poteva occuparsi del nuovo arrivato, che tra l’altro necessitava di assistenza continua. Ho cercato così di rivolgermi a qualche struttura presente sul territorio, ma è stato peggio che andar di notte. Alla fine ho trovato assistenza presso la clinica veterinaria del dottor Ambrifi, dove il cucciolo ha ottenuto la dovuta assistenza, ma nonostante questo non c’è stato nulla da fare”.

Al caso si è interessato anche Rosario Pasquariello, giovanissimo esponente della sinistra sannicolese che proprio in questo periodo è al lavoro al nuovo progetto politico “Idee in cantiere” presentato dalla sinistra in virtù delle prossime elezioni comunali. “Ho cercato personalmente di interessarmi alla faccenda – esordisce Pasquariello – dal momento che anche io ho un cane e conosco l’affetto che questi esseri, che erroneamente chiamiamo animali, possono darti. Purtroppo abbiamo un iter burocratico piuttosto complesso: chi trova un cane per strada dovrebbe subito chiamare i vigili per dimostrare appunto che si tratta di un animale abbandonato sul proprio territorio e poi sarà compito di questi affidarli ad una struttura statale. Chiaramente, un po’ per mancanza di conoscenza della normativa, un po’ per intervenire tempestivamente nel tentativo di salvare la loro vita, questo passaggio non è stato fatto. In tal caso lo stato si esonera completamente dalle responsabilità che ricadono così sul privato – benefattore. Questo comporta ovviamente delle spese. In questo modo non vengo certo incoraggiati gli atti caritatevoli e civili come quello compiuto da Tina. In ogni caso ringrazio lo studio del dottor Ambrifi e tutto il suo staff, che gratuitamente e con solerzia, amore e passione, hanno abbracciato la nostra causa, prendendo in cura gratuitamente il cucciolo superstite. Purtroppo anche per lui non c’è nulla da fare. Così pure ringrazio la polizia municipale di San Nicola che ha fornito un’assistenza doverosa e in questo caso impeccabile. Il problema che emerge da questa faccenda è che c’è un problema strutturale, oltre che burocratico, in tutta la provincia di Terra di Lavoro. L’Asl che si occupa di queste problematiche è satura, e come mi è stato spiegato, pur essendoci un servizio che si occupa del recupero dei cani, e più in generale degli animali, anche in un’ottica di lotta al randagismo, questo purtroppo è saturo e non riesce a far fronte a tutte le problematiche locali. Il canile di notte e chiude e non avrebbe potuto prestare assistenza al cucciolo. Chiedo a questo punto che la provincia possa intervenire in tal senso onde evitare i fenomeni di randagismo, ricordando che ormai tutte quante le famiglie hanno un animale domestico. Personalmente mi impegnerò perché il centrosinistra apra in comune, ma anche nel suo futuro progetto politico, un dibattito su tale questione. Una nota di merito va a questa nostra concittadina, Tina, che ha mostrato grande sensibilità e soprattutto ha evidenziato il lato buono del nostro comune. Chiaramente questo non cancella purtroppo il fatto che ci siano oggi ancora persone che possano commettere simili cattiverie. Spero soltanto che almeno non siano abitanti della nostra città e non voglio credere che ci siano qui a San Nicola persone in grado di gettare nella spazzatura due cuccioletti indifesi”.

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