Scuola, ‘Orta Libera Orta’ alla Del Prete: “Da che pulpito viene la predica”

di Redazione

Orta Libera OrtaORTA DI ATELLA. Il comitato “Orta Libera Orta” replica alla dirigente scolastica della “Stanzione”, Arcangela Del Prete, in merito alla polemica sui libri di testo.

“Non avremmo mai pensato di dover un giorno rimpiangere i precedenti dirigenti scolastici, i quali, anche se non hanno brillato per tanti aspetti, certamente e sicuramente hanno sempre fatto in modo di tenere fuori da ogni e qualsivoglia bega politica ‘l’istituzione scuola’ di qualunque grado presente sul nostro territorio. Dal 1 settembre 2007 abbiamo avuto la sorte di avere quale dirigente scolastica della gloriosa ‘Stanzione’ la dottoressa Arcangela Del Prete, dirigente qualificata, competente e…candidata.

La nostra compaesana, come è noto, è stata ed è una fiera sostenitrice, tanto da scendere in campo in prima persona, di uno degli schieramenti che alle ultime elezioni amministrative si sono contesi il primato ad Orta. Certamente diritto costituzionalmente garantito ad ogni cittadino ma che qui ad Orta ha disorientato nonché sconcertato non poco tutta la cittadinanza, compresi genitori ed alunni. A questo si aggiunga il modo perlomeno disinvolto con cui la dirigente ha inteso proporsi in campagna elettorale ed il quadro è completo. Siamo lieti che la stessa ‘aggressività’ che ha usato in campagna elettorale la dirigente la stia profondendo nella riorganizzazione della nostra disastrata scuola, ma non vorremmo che le sue frequenti ed a volte sconclusionate esternazioni, che appaiono ai più come una continuazione della campagna elettorale, la distraessero dai suoi compiti e doveri istituzionali.

Noi ‘sconclusionati’, da oltre cinque anni, siamo attivi sul territorio, portando avanti battaglie sempre nell’interesse della collettività a differenza di qualche salvatrice della patria improvvisatasi politico dell’ultima ora. Lasci a noi queste esternazioni ‘sconclusionate’ e ‘fuori luogo di quisquilie e cattive abitudini’ e dia l’esempio della sacralità della scuola non troppo percepita ultimamente. Si può scusare quanto vuole ma l’errore che ha causato enormi disagi non è dei terminali ma da imputare alla errata compilazione delle liste dei libri o di chi ha inserito i dati. Non ci sono attenuanti.

Purtroppo per lei, continueremo, tra un dormiveglia e l’altro, a vigilare anche sul suo operato perché anche, se qualcuno se n’è dimenticato, o se ne ricorda solo a suo piacimento e convenienza, la scuola è al di fuori e al di sopra di ogni e qualunque faida politica. Sempre ed in qualunque tempo, campagna elettorale compresa, chi deve intendere intenda.

Al personale docente come ai collaboratori scolastici va tutta la nostra riconoscenza e gratitudine che è certamente più di quella della dirigente. Potremmo continuare ma per il momento chiudiamo qui e chiudiamo ripetendo il famoso adagio ‘da che pulpito viene la predica’”.

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