Pdl, Guido: “Il coordinamento è dimissionario”

di Redazione

Ermanno Vincenzo Guido ORTA DI ATELLA. Sale ulteriormente la tensione in seno al Pdl ortese, come testimoniano i botta e risposta tra il coordinamento cittadino guidato dall’avvocato Adriana Dell’Amico e il gruppo consiliare capeggiato da Domenico Damiano.

Ad intervenire, stavolta, è il consigliere pidiellino Ermanno Vincenzo Guido che definisce “ex” il coordinamento cittadino che ha “sconfessato” il gruppo consiliare.

“L’ex coordinatrice del Pdl Dell’Amico, unitamente all’ex coordinamento stesso, – dice Guido – continua a confermare ipocritamente l’incapacità di ricoprire un ruolo di guida di un partito, che fino a qualche tempo fa non esisteva, e che oggi rappresenta insieme ad gruppo compatto dei consiglieri di una vera alternativa per il Comune di Orta di Atella che ormai è estremamente provato da governi ombra. La critica politica ha lo scopo di provocare una reazione, una risposta sul modo di gestire la cosa pubblica. Un consigliere che viene attaccato nelle sue posizioni, o per i suoi comportamenti politici, proprio per stimolare una reazione, alimentando così il dibattito democratico su una questione politica di interesse pubblico, può anche starci; ma quando la critica si indirizza su fatti determinati, non si può prescindere dalla loro verità. Quanto più generica è la critica, tanto più illogica risulterà quella verifica. Qui va garantita la massima libertà di argomentazione, che fà della critica politica un formidabile strumento di controllo del potere, i cui detentori si vedono costretti a rispondere alle domande poste loro attraverso la proposizione di argomenti critici. Quando la critica politica non si basa su fatti determinati, unico limite alla sua legittimità è dato dalla razionalità delle argomentazioni. Che, per quanto estreme, non debbono mai sconfinare nel gratuito insulto.

Si arriva all’insulto proprio quando la pochezza delle argomentazioni adottate rende impossibile una replica su basi razionali. Per fare degli esempi concreti, dare del ‘pseudo-consigliere’ equivale ad un mero insulto. Perché, in primo luogo, non vi è alcun fatto su cui basare la critica, essendo evidente che essere Consigliere del Pdl, e non accettare una linea politica imposta, nel rispetto del mandato elettivo, non vuol dire essere contro la maggioranza o meglio contro i cittadini di Orta di Atella. Tutto il Consiglio vuole l’interesse del Comune e del singolo cittadino; sia ben chiaro.

L’ex coordinamento, che da tempo ad oggi risulta essere deficitario nelle proposte e nell’organizzazione, prima riconoscendo la propria incapacità si dimetteva verbalmente tre mesi fa, davanti a più di cento persone, e che poi senza orgoglio razionale di chi non sa accettare i propri limiti, confermando ‘la piena incapacità, il pieno egoismo, nonché la vera ignoranza politica’, si stringe e offende pur di non lasciare la sedia. La domanda nasce spontanea…perché? Gli interessi quali sono?

Il gruppo Pdl confermando la lealtà verso i propri elettori, continua ad espletare il proprio mandato. Da qualche tempo si assiste ad una sorta di degenerazione della competizione politica, che si manifesta attraverso critiche che hanno ben poco di costruttivo. Spesso la critica non è accompagnata da alcuna argomentazione, e tende semplicemente a screditare la persona. Per ignoranza normalmente si intende una mancanza di conoscenza, il non sapere qualcosa, mentre altre volte si intende la mancanza di una corretta educazione;si tratta di due concetti ben distinti; l’ex coordinamento quando parla di ignoranza politica, non si adopera neppure a proporre alternative, altro non si sente da parte di costoro: chiediamo alla maggioranza se per favore, se per piacere ci può riconoscere un diritto (sancito), senza urtare suscettibilità perché poi lo stesso ex coordinamento potrebbe ritrovarsi ad essere contrapposta nell’interesse non comune al Partito ma al singolo amministratore di turno.

Non può passare inosservato ciò che accade in Consiglio comunale; per questo il nostro impegno nel comunicare all’esterno dell’aula, alla città tutta, quanto la maggioranza sia incapace di ritrovarsi su una generale attività politica condivisa. Le tante differenziazioni di pensiero, rimarcate ormai quotidianamente anche sulla stampa locale, sui tanti temi dell’attualità cittadina, dalla tariffa sui rifiuti, ai problemi del sociale, non rimangono solo segnali preoccupanti di distinguo ma si concretizzano poi in irresponsabili strategie politiche dei singoli.

Ciò che oggi è ancor più preoccupante è che mentre fino a qualche mese fa la maggioranza perdeva tempo su questioni d’incarichi e poltrone ora perde tempo su importanti questioni prettamente programmatiche, ed è per questo che gli strappi oggi sono più profondi e ancora più difficili da ricucire. Le vicende politico-amministrative, comportamenti dei singoli e generale malessere politico s’intrecciano tra loro sfogando poi in una nervosa attività consigliare; episodi che contaminano a catena l’intera attività consigliare e aprono sempre più nuovi strappi.

Altro che teatrino della politica, ciò che succede in Consiglio comunale ha dell’incredibile ed è nostro compito quale opposizione denunciarne la problematicità e la pericolosità. Non possiamo esimerci nell’evidenziare dei problemi di cui i cittadini ortesi sono vittime; si tratta di un profondo problema politico che sta portando all’ingovernabilità, alla paralisi amministrativa della nostra città. Situazioni che non possono essere più minimizzate. Ogni giorno si aprono sempre più nuovi piani di scontro a dimostrazione che questa maggioranza è ormai in caduta libera.

Il gruppo Pdl, quale portavoce dei propri elettori, nonché nell’interesse di tutti i propri concittadini, è pronto a votare concretamente ciò che è propositivo, anche se fino ad oggi questo non si è verificato, senza essere come l’ex coordinamento che, al pari di Cristoforo Colombo: parte senza sapere dove va. Quando arriva non sa dov’è. Tutto questo con i soldi degli altri.

Pertanto, l’ex-coordinatrice Dell’Amico, unitamente all’ex coordinamento, dimostrasse concretamente di essere almeno capace di riconoscere i propri limiti politici confermando le dimissioni più volte date, nonché la volontà di tutto il partito che non ha mai riconosciuto gli stessi. Nel contempo, si invitano tutte le forze politiche locali di maggioranza e minoranza ad attivarsi concretamente per affrontare le varie problematiche di cui tanti ortesi attendono risposta da tempo”.

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