Smaltisce abusivamente rifiuti speciali: denunciato imprenditore

di Redazione

 MADDALONI. I carabinieri della stazione di Maddaloni hanno denunciato in stato di libertà S.M., 63 anni, imprenditore di Maddaloni, con le accuse di violazione delle norme sui rifiuti nonché per abuso edilizio.

Nella giornata di martedì i militari, in collaborazione con personale dell’Arpac di Caserta, hanno eseguito un controllo in via Carrarone, su un’area di 10mila metri quadri composta da vari capannoni e tettoie ove veniva svolta attività di gestione di rifiuti speciali.

Il sito era destinato allo stoccaggio e alla lavorazione di cassette in plastica ed in legno di quelle utilizzate per il trasporto di frutta e verdura. Il proprietario ha precisato di ricevere dai commercianti di prodotti ortofrutticoli le cassette vecchie o rotte, provvedendo poi a eliminarle oppure, se riparabili, a riutilizzarle o rivenderle. In uno dei plessi dell’area dell’azienda sono state rinvenute circa 4 tonnellate di rifiuti consistenti in cassette di plastica triturate, in relazione alle quali il titolare non è stato in grado di specificare come avvenisse lo smaltimento; inoltre in varie zone vi erano vari cumuli di rifiuti consistenti in imballaggi di plastica, carta e cartone, sparsi sul terreno in stato di abbandono.

Sull’area era presente anche un locale con base in cemento armato e copertura in lamiere, utilizzato come servizio igienico, le cui acque reflue sembravano defluire liberamente nel terreno circostante, realizzato in totale assenza di permesso di costruire e, quindi, completamente abusivo.

Il titolare S.M., alla richiesta dei militari ha dichiarato di non essere in possesso di alcuna autorizzazione per l’esercizio dell’attività, né di fatture di acquisto o vendita dei materiali, né di altra documentazione relativa alla gestione dei rifiuti. In relazione a quanto emerso nel corso dell’’attività ispettiva S.M. è stato denunciato in stato di libertà per aver esercitato l’attività di gestione e recupero di rifiuti speciali in assenza di autorizzazione; per aver scaricato nel suolo acque reflue provenienti dai servizi igienici; per aver omesso di comunicare agli enti preposti di svolgere attività comportante inquinamento atmosferico; e per abuso edilizio.

Tutta l’area ed i rifiuti in essa contenuti sono stati posti in sequestro e, dopo i rilievi del caso, affidati in custodia allo stesso titolare della ditta. Il problema dell’illecita gestione dei rifiuti, speciali e non, è sempre attuale; pertanto i carabinieri continuano a tenere elevata la soglia dell’attenzione per prevenire e reprimere questi fenomeni.

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