Contrasto alla prostituzione su strada: 120 multe per 60mila euro

di Redazione

 MADDALONI. I carabinieri della stazione e del nucleo operativo di Maddaloni continuano nell’opera di contrasto alla prostituzione su strada nel territorio di Maddaloni.

Dopo circa 20 giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza del Comune finalizzata al contrasto di questo fenomeno, che prevede la sanzione amministrativa di 500 euro sia per le prostitute che sostano in strada che per i loro clienti, i Carabinieri con un paziente e notevole impegno quotidiano sono riusciti a ridurre sensibilmente la presenza di prostitute.

La maggior parte delle donne e dei transessuali che erano soliti attendere i clienti nel territorio di questo centro hanno smesso di lavorarvi, forse per spostarsi in altre aree, mentre sono rimaste in zona poche prostitute particolarmente pervicaci che continuano ostinatamente a svolgere il loro antico mestiere su queste strade, nonostante la grande riduzione degli incassi. Il solo strumento per agire sul fenomeno della prostituzione è infatti quello di incidere negativamente sui profitti delle lucciole, intervenendo spesso con controlli sulle prostitute e sui loro clienti in applicazione dell’ordinanza comunale e disturbando così, di fatto la loro lucrosa attività.

La legge infatti non vieta la prostituzione, pertanto il solo modo per ridurre il fenomeno su strada è quello di renderla meno remunerativa. Alcune ragazze hanno dichiarato di riuscire a guadagnare dai 4.000 ai 15.000 euro al mese, offrendo prestazioni sessuali della durata di 10 minuti al costo di 20 euro, e di riuscire ad avere dai 5-6 fino ai 25-30 clienti al giorno. Le prostitute comunitarie dell’est inoltre hanno dichiarato di non avere nessuno che le sfrutta; e in effetti dai servizi di osservazione svolti non è mai emersa la presenza di nessuno che si avvicinasse alle donne per farsi consegnare i loro guadagni.

In 20 giorni i militari dell’Arma hanno elevato quassi 120 contravvenzioni, di cui circa 80 alle prostitute e 40 ai loro clienti, con una prospettiva d’introito per il comune di Maddaloni di quasi 60mila euro; e in effetti stanno cominciando ad arrivare in caserma le prime persone a esibire le ricevute per l’avvenuto pagamento delle contravvenzioni, per evitare che, alla scadenza del termine dei 60 giorni previsti, gli arrivi una notifica a casa o una cartella esattoriale.

I primi dati statistici emersi da questa attività mostrano che le prostitute provenienti da paesi comunitari sono le più presenti sul territorio, con la stragrande maggioranza di ragazze ceche e romene. Infatti le prostitute extracomunitarie non in regola con i documenti di soggiorno possono essere sottoposte alla procedura di espulsione dall’Italia e, quindi, allontanate; cosa che evidentemente non è possibile con le ragazze provenienti da paesi dell’unione europea.

Il dato emerso per quanto riguarda i clienti è alquanto trasversale, poiché sono stati fermati con le prostitute uomini di ogni età, dai 20enni ai 60enni; scapoli, ammogliati e padri di famiglia; professionisti, operai e disoccupati; laureati e semianalfabeti; tutti accomunati dal desiderio di un fugace incontro di sesso senza impegno con una donna che non chiede nulla, ma offre l’illusione di possedere un corpo a basso costo.

Altro dato interessante è la provenienza geografica dei clienti, che sono affluiti a Maddaloni da tanti paesi diversi delle province di Caserta, Napoli, Benevento e Avellino, anche molto distanti da questa città. Solo un paio di clienti provenivano proprio da Maddaloni.

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