Woodstock, Grillo: “Basta partiti, ecco la piattaforma dei cittadini”

di Redazione

Beppe GrilloCESENA. “I partiti sono morti, sono una concezione vecchia della politica. E noi non vogliamo commistioni con i morti”.

Si risveglia sulla linea del precedente il secondo giorno di Woodstock 5 stelle a Cesena. Con Beppe Grillo che, a margine, ritorna sui temi, con un’unica concessione al turpiloquio, di cui per altro chiede venia. “Noi non abbiamo soldi pubblici. Se metti i soldi dentro la politica, la politica diventa merda. Scusate il termine. Noi non siamo di destra né di sinistra, siamo sopra, siamo andati oltre”. E, di conseguenza, nessuna alleanza in vista per il movimento, se non quelle fatte “tutti i giorni, ma con i comitati dei cittadini”.

Ventimila le persone che tra tende, camper e alberghi hanno dormito nella zona e dalle prime ore della mattinata popolano l’erba del parco. “Al campeggio ieri sera alle 11 dormivano tutti, con un silenzio, un cinguettio di uccellini. Il massimo della depravazione erano chinotti e succhi di frutta”, ha detto il comico.

“Questa non è – ha proseguito Grillo – gente tranquilla, è gente che ha capito, gente informata. Che non vuole essere rappresentata da quei quattro morti che sono sottoterra. Noi siamo vivi, la nostra è un’espressione di vita. Questa è la vera politica, parliamo di come fare una casa, una città, di come muoversi. La nostra costituzione la stiamo mettendo in pratica e vogliamo aggiungere il diritto alla felicità. Due giorni di felicità così sono un miracolo oggi in Italia”, ha concluso in attesa di un discorso previsto per il primo pomeriggio di domenica 26.

Circa ventimila le persone (settantamila secondo l’organizzazione), che via via dalla prima mattina di sabato hanno riempito l’area verde assistendo alle esibizioni di Max Gazzè, Sud Sound Sistem, Cristiano De Andrè, Samule Bersani, Francesco Baccini e tanti altri. Un po’ concerto del primo maggio, un po’ Mtv Day e un po’ festa dell’Unità, con stand gastronomici di prodotti del territorio e il tentativo di lasciar da parte le multinazionali. Sporadici i tricolori, qualche bandiera del movimento, della pace o della Giamaica. Tra gli striscioni, uno polemico contro esponenti del Pdl: “Capezzone, Cicchitto, Gasparri, Ghedini, Bondi: con il voto di preferenza non vi voterebbero neppure le vostre madri”. Tanti giovani, ma anche qualche famiglia con bambini, ai quali è dedicato uno spazio a parte con scivoli e altalene. Pure un po’ di nostalgici dello spirito dei ‘figli dei fiori’, che dicono di non ritrovarsi poi tanto nella versione rivista dai ‘grillini’.

Grillo sale sul palso enon mette da parte l’antipolitica delle origini. “E’ il nulla, mentre noi voliamo nei sondaggi e anche in questi due giorni voleremo alti e faremo rivivere dei bei sentimenti. Qui sì che parleremo di politica, quella vera. Siamo i pazzi della democrazia”. Perché il movimento 5 stelle “fa la vera politica, noi siamo veri, e siamo un’altra cosa”, ripete senza stancarsi. Dei politici non parla direttamente. A Di Pietro, che in mattinata gli aveva lanciato un assist dal suo blog, sostenendo che quanti vogliono “dividerlo” da Beppe, “non ci riusciranno”, il comico risponde: “E’ una persona per bene,io lo stimo. Ma lui è un partito, noi un movimento”. Una frecciata ironica non la risparmia a Piero Fassino, che aveva definito ‘squadristi’ i ‘grillini’ che avevano contestato Schifani alla festa del Pd di Torino. “Ci chiamano squadristi?” – dice Grillo – E lo siamo. Siamo gli squadristi della differenziata e della biodiversità”. Poi, lasciando a domenica un intervento più lungo e ‘programmatico’, si diverte a cantare ‘I feel good’. Lo accolgono ovazioni, di una folla, di cui però dice di non essere il leader. “Io ci ho messo la faccia, ma ognuno qua è leader di se stesso”, e indica la folla. “Portatevi a casa un pezzo di fango, è il più pulito di casa”. Poi scherza sul tempo, sul “clima da cui siamo ossessionati. Le nuvole nere ci stanno girando attorno, ci caricano di adrenalina”.

L’INTERVENTO DI DOMENICA. “Solo per i cittadini e con i cittadini: basta i partiti, è molto semplice”. Con queste parole Grillo, nel pomeriggio di domenica, dal palco di Cesena, ha elencato le linee di un soggetto che ha definito “di proposta”. “E’ nata in Rete e oggi voglio presentarvi – ha detto Grillo – la famosa piattaforma nazionale del movimento. Siamo alla rivoluzione della politica, siamo 100mila persone già iscritte che condividono un’idea. Siamo solo idee che viaggiano alte, puoi iscriverti gratis e fare delle liste. Il cittadino – ha rimarcato ancora Grillo – comincia a fare politica e a riprendersi le istituzioni perché la politica sono i cittadini, non lo Stato”. Grillo ha poi spiegato che esiste già un programma “ma working in progress – ha voluto sottolineare – metodo wikipedia, potete perfezionarlo e si modificano le cose”.

Un movimento che intende abolire le Province ma che soprattutto vuole lanciare ai giovani un’esortazione: “Non fatevi contaminare dai morti – dice Grillo riferendosi alla ‘vecchia politica’ – hanno paura che ci tramutiamo in cittadini liberi, loro ci vogliono consumatori contenti. Non abbiamo sedie, non abbiamo capibastone, siamo sparsi grazie alla Rete”. E conclude proponendo che l’accesso alla Rete sia garantito “per diritto, alla nascita”.

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