Vassallo ucciso da sette colpi, venerdì i funerali

di Redazione

Angelo Vassallo SALERNO. “Con Angelo ci hanno tolto il futuro ma noi non dovremo avere paura e continuare il solco dei suoi insegnamenti”. Così il vicesindaco di Pollica, Stefano Pisani, ha ricordato la figura di Angelo Vassallo durante la fiaccolata per ricordare il sindaco ucciso nella notte tra domenica e lunedì in un agguato.

Circa duemila le persone che ha sfilatoper le strade del paesino del salernitano, per commemorarepiù un amico che un sindaco, sempre pronto ad aiutarei cittadini e a denunciare leillegalità.

FUNERALI. I funerali si terranno venerdì 10 settembre, alle 10.30, all’aperto, nel porto di Acciaroli. Qualora le condizioni del tempo non dovessero consentirlo, le esequie sarebbero spostate nella vicina chiesa dell’Annunziata. Il protrarsi dei tempi necessari all’esecuzione dell’autopsia sulla salma ha fatto cadere la scelta iniziale di celebrare i funerali giovedì spostando di un giorno le esequie. Si pensa anche all’installazione di alcuni maxischermi per consentire a tutti di assistere alla funzione alla quale è attesa una nutrita partecipazione. Alle esequie niente fiori:è l’appello dell’amministrazione comunale di Pollica. Il Comune ha lanciato l’iniziativa ”I fiori che Angelo avrebbe voluto”. Già da domani, infatti, al porto di Acciaroli sarà possibile versare un’offerta. ”Chi aveva deciso di donare un fiore – spiega il vicesindaco Pisani – potrà invece devolvere una offerta per ‘Terra Madre’, comunità nata da un progetto di Slow Food che riunisce la filiera alimentare per difendere l’agricoltura, la pesca e l’allevamento sostenibili”. Si potrà versare un’offerta sul conto corrente del Comune di Pollica, con la causale ”Angelo Vassallo per Terra Madre”.

AUTOPSIA. Giovedì mattina si è conclusal’autopsia sul cadavere di Vassallo: il sindaco è stato colpito da 7 dei nove proiettili sparati nell’agguato. L’esame, durato oltre tre ore, confermerebbe i dati emersi subito dopo il ritrovamento del corpo all’interno dell’Audi station wagon. Dei sette colpi andati a segno, uno avrebbe centrato al cuore Vassallo. Troverebbe conferma anche l’ipotesi dell’impiego di una sola pistola, una calibro 9 per 21, che ha sparato a distanza ravvicinata. La vettura, inoltre, aveva il freno a mano tirato: è probabile che qualcuno abbia tratto in inganno Vassallo, facendolo fermare per farsi prestare soccorso e poi ucciderlo.

I CARABINIERI SI DIFENDONO DALLE ACCUSE.

Intanto, si difende l’Arma dei Carabinieri, messa sott’accusa da Claudio Vassallo,fratello del sindaco, che ha parlato di “collusioni tra forze dell’ordine e personaggi poco raccomandabili”, denunciate da Vassallo prima di essere ucciso. “I carabinieri della stazione di Pollica hanno sempre improntato il loro comportamento alla massima linearita’ e correttezza: la loro attività non siè mai prestata ad alcuna censura”, sono le parole pubblicate dai giornali riferite dal generale Franco Mottola, comandante della Legione carabinieri Campania. ”I rilievi che sono stati mossi da qualcuno – sottolinea il generale Mottola – saranno sicuramente oggetto di verifica ulteriore, ma sia il comandante che tutti i carabinieri della stazione hanno sempre svolto il loro lavoro con massimo impegno, non lasciando alcuna ombra sul loro operato, tant’è che ho sempre confermato il comandante della stazione al suo posto. I carabinieri di Pollica hanno la mia piena fiducia e quella della scala gerarchica che è a più diretto contatto con loro”. Quanto alle lettere scritte dal sindaco al comando provinciale e al comando generale dell’Arma, il generale spiega che riguardavano solo ”piccole lamentele, peraltro chiarite per le vie brevi tra il comandante della Compagnia di Vallo della Lucania e il sindaco, che anzi aveva espresso apprezzamento per l’operato dei carabinieri di Pollica”.

IANNONE: “BASTA CON IPOTESI CAMORRA”. Il vicecoordinatore vicario del Pdl ed assessore provinciale, Antonio Iannone, frena su ipotesi di infiltrazioni camorristiche nel Cilento senza conferme dagli inquirenti. “La distorta immagina mediatica – dice Iannone – che si sta sviluppando rischia di comportare gravissimi danni al territorio cilentano. Non riesco a spiegarmi come soggetti istituzionali ed organi di informazione riescano a parlare con tanta leggerezza e, soprattutto, senza il minimo elemento di conferma di omicidio di camorra. Certamente, il gesto efferato ha scosso le coscienze di tutta la comunità locale e nazionale, ma è intollerabile che si faccia una corsa cieca ad accreditare l’ipotesi peggiore, cioè quella della malavita organizzata. Invito tutti alla prudenza e a riporre fiducia negli inquirenti, rinviando ogni valutazione quando emergeranno elementi di certa natura. Parteciperò alla fiaccolata in memoria del sindaco di Pollica con lo spirito di un cittadino che crede nelle Istituzioni e che si stringe al dolore della famiglia e della comunità di Pollica. Certamente non partecipo, e non credo che la fiaccolata possa esserlo, ad una manifestazione anti-camorra”.

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