Vassallo, il fratello: “Ucciso per aver denunciato forze dell’ordine colluse”

di Redazione

 SALERNO. “Mio fratello prima di essere ammazzato, due tre giorni prima, mi aveva detto che personaggi delle forze dell’ordine erano in combutta con personaggi poco raccomandabili”.

Claudio Vassallo, fratello di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso nella notte tra domenica e lunedì, si sfoga ai microfoni di SkyTg24. “Ci sono delle lettere scritte – rivela – sia al comando provinciale sia al comando generale di Roma senza nessuna risposta. L’hanno lasciato solo, abbandonato”.

“INTERESSI SUL PORTO O DROGA”. Quanto alla possibile “pista”, Claudio Vassallo dice: “O interessi sul porto oppure ci sono stati dei problemi quest’estate con la droga ad Acciaroli, dove lui ha chiesto aiuto alle forze dell’ordine e non glielo hanno dato”. Intanto, sarà effettuata, come disposto dal gip del tribunale di Vallo della Lucania (Salerno), mercoledì mattina, nell’obitorio dell’ospedale del centro cilentano l’autopsia sul cadavere di Vassallo. Il medico legale incaricato, dottor Maiese, dovrà accertare quanti proiettili esplosi da una pistola calibro 9×21 hanno raggiunto la vittima. A quanto si è appreso, già mercoledì sera la salma dovrebbe essere restituita ai familiari. A questo punto si dovrà decidere il giorno dei funerali che potrebbero essere celebrati giovedì.

IL VICESINDACO: “NON C’E’ LA CAMORRA”. “Smettetela di parlare di camorra, qui non èmai arrivata”. E’ l’appello del vicesindaco di Pollica Stefano Pisani. Pisani ridimensiona l’ipotesi di una possibile matrice camorristica per l’agguato che ha determinato la morte di Vassallo. “Questa non è terra di camorra, la criminalità qui non ha mai avviato i suoi affari. Certo eravamo preoccupati che questo potesse accadere. Anche senza Angelo combatteremo il malaffare a Pollica più di prima”.

LA RABBIA DEI CITTADINI.

E il paese, sotto choc, si mobilita. Martedì sera una fiaccolata attraverserà le strade di Acciaroli, la frazione di Pollica famosa per il suo mare cristallino. Ieri, subito dopo aver appreso la notizia, i negozianti del posto avevano dato vita ad una spontanea serrata in segno di lutto per la morte del loro amato sindaco. La rabbia dei cittadini di Pollica, e non solo, si scatena anche sul web. Non appena appresa la notizia della morte del loro sindaco, numerose persone hanno deciso di aprire su Facebook pagine e gruppi di solidarietà. Tantissimi i messaggi, come questo di Anna: “Grazie sindaco per quello che hai fatto per Acciaroli e per il Cilento…ora spero che le tue idee di legalità e di rispetto del bene comune possano viaggiare sulle gambe di qualcun altro. Come diceva Falcone “Ognuno deve fare la sua parte,… per grande o piccola che sia”: la tua morte testimonia che hai saputo tenere fede a questo impegno fino in fondo”. Un sindaco amato dalla sua comunità, come testimonia un altro messaggio: “Splendida persona che faceva gli interessi della comunità la sinistra sempre più povera la politica sempre più sporca”. “Era un politico onesto in una Campania strozzata e ferita. Ma era soprattutto sensibile e gentile. E amava gli animali. Volevo solo che si sapesse anche questo di lui”, scrive Emanuela nel gruppo “Hanno ucciso Angelo Vassallo, non il sogno del Cilento”. Mentre altri commenti continuano a piovere in queste ore nei gruppi “Il Cilento dice no alla Camorra” e “Giustizia per Angelo Vassallo”.

I PRECEDENTI. Vassallo nonè il primo cittadino assassinato mentre e’ in carica. Ecco i precedenti più recenti.

8 MAG 1987 – Vincenzo Gentile, sindaco di Gioia Tauro (Reggio Calabria), e’ ucciso a colpi di pistola mentre torna a casa. Quasi 10 anni dopo, un pentito racconta che il sindaco sarebbe stato ucciso per un favore in campo edilizio negato ad un nipote dei Piromalli.

23 LUG 1988 – Marino Cotter, benzinaio, uccide a colpi di pistola il sindaco di Colzate (Bergamo), Luigi Rodigari, e poi si uccide. Coter voleva probabilmente vendicarsi di una mancata autorizzazione per un impianto di autolavaggio.

28 GIU 1990 – Il consigliere comunale Domenico Battaglia uccide con un fucile a pallettoni il sindaco di Laganadi (Reggio Calabria), Antonio Calarco. Battaglia, che sara’ condannato a tre anni di manicomio criminale e a 18 anni di reclusione, si suicidera’ nel 1996 in una cella dell’ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto.

9 APR 1993 – Antonio Sassano, 65 anni, ex ergastolano, uccide a coltellate il sindaco di San Martino in Pensilis (Campobasso), Carmine Troilo, da lui ritenuto colpevole della mancata concessione di un sussidio.

7 MAG 1999 – William Pilato, 22 anni, disoccupato, uccide a coltellate il sindaco di Caltanissetta Michele Abbate, colpevole, secondo lui, di avergli negato un sussidio. Circa un anno dopo, Pilato e’ condannato a 30 anni.

2 MAG 2003 – Ad Aci Castello (Catania) Giuseppe Leotta, 32 anni, precario, spara dentro il municipio uccidendo cinque persone tra cui il sindaco Michele Toscano, 45 anni. Dopo una fuga con un ostaggio l’uomo entra in una chiesa e si suicida.

30 SET 2006 – Un uomo, autista del Comune di Villa Bartolomea (Verona), entra nell’ufficio del sindaco, Loris Romano Doriano, e lo uccide a colpi di pistola. L’uomo poi si suicida.

28 FEB 2008 – E’ ucciso Giovanni Piscitelli, 52 anni, sindaco del Comune di Cervino (Caserta). Il corpo del primo cittadino, bruciato vivo, viene ritrovato con mani e piedi legati. Per le indagini, Piscitelli venne ucciso per liti, contrasti, politici e professionali. Nell’aprile 2009 sono arrestati il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune e un imprenditore.

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