Terzo polo, Rutelli: “Con Fini e Udc possiamo vincere”

di Redazione

Francesco RutelliLABRO. Il “nuovo polo” a cui lavora l’Api “sarà il terzo a scendere in campo, ma ha le potenzialità per diventare il primo”. Ne è convinto Francesco Rutelli.

Nell’intervento conclusivo della festa del partito a Labro, l’ex leader della Margheritaaggiunge: “Vogliamo farlo con l’Udc, le forze autonomiste, civiche, i delusi di Forza Italia, del Pd e del centrosinistra”. E Fini’? “Nelle cose che ha detto ne ho trovate tante comuni, un bel pezzo di strada è stato fatto”.

Il nuovo Ulivo è un “disegno politico coerente con quello che Bersani ha detto sin dall’inizio”, ma è un progetto che rischia di fare la fine dell’Unione. Ha detto Rutelli alla festa di Alleanza per l’Italia. “Il Pd si candida a guidare il nuovo Ulivo o a mediare? Perché se il Pd media non potrebbe che finire come l’Unione, che tutti vogliamo lasciarci alle spalle”, ha detto.

Rutelli ha poi citato un sondaggio secondo il quale “il terzo polo raggiungerebbe tra il 20 e il 22%”. Il leader di Alleanza per l’Italia ha sottolineato il fatto che da Labro “parte una base per nuove alleanze per il futuro”; da realizzare “con coloro che condivideranno le riforme necessarie per il Paese”. Rutelli ha parlato di “una rivoluzione dopo quasi un ventennio di guerra tra le due coalizioni”. “Non ci interessa dire: facciamo un’alleanza con questo o con quello. Noi siamo pronti a fare proposte per fare e da qui a dicembre sarà così, daremo vita a un programma per il governo di domani, un governo per l’economia, per il lavoro, per le famiglie e le imprese”.

FINI: “BASTA MURO, SERVE CONFRONTO”. “E’ necessario un serio lavoro di confronto tra le varie culture politiche per individuare ciò che unisce e non solo per fare a gara su ciò che divide perché l’impressione è che caduto un muro se ne alza un altro per non risolvere i problemi”. E’ l’impegno che “non da presidente della Camera ma a nome di amici che intendono la destra in un certo modo” ha assunto Gianfranco Fini parlando dal palco della Festa dell’Api.

Fini si dice pronto al confronto sulle grandi questioni – cittadinanza, Welfare, rappresentanza – e invita a un clima più sereno. Il presidente della Camera, alla Festa dell’Api, ha parlato anche di riforme. “E’ da due decenni che si parla di riforme e poi non si realizza nulla e questo perché le forme della democrazia dal XXI Secolo sono una grande sfida che non si combatte in nome di una parte ma ci vuole l’impegno di tutti”.

Sulle grandi questioni, ha assicurato Fini, Futuro e Libertà non mancherà di confrontarsi responsabilmente con le altre forze politiche. ”E’ indispensabile – ha detto il leader Fli – nei momenti convulsi dove sembra perdersi la bussola del comune agire avere ben chiaro che nel 2010 non ci può essere la categoria del nemico che evoca logiche distruttive ma solo quella dell’avversario”.

A proposito delle contestazioni al presidente del Senato RenatoSchifani (i fischi dei “grillini” durante la festa del Pd a Torino, ndr.): ”Ci vuole il reciproco rispetto per le idee di tutti e soprattutto per le istituzioni. – ha detto Fini – Sono certo di esprimere l’opinione dei 630 deputati quando esprimo la solidarietà al presidente Schifani, oggetto di una intollerabile contestazione per impedirgli di parlare”.”Il rispetto delle istituzioni – ha aggiunto il presidente della Camera – è l’abc della politica”.

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