Nome del Terzo polo, Casini si affida al web e mette in palio 5mila euro

di Redazione

Pier Ferdinando CasiniROMA. L’Udc si affida ad internet per creare la nuova sigla di quello che, finora, è chiamato il “Partito della Nazione” e che raccoglierà i centristi insieme ad altre forze politiche, tra cui l’Api di Francesco Rutelli.

La tecnica è quella cosiddetta di “crowdsourcing”: attraverso un sito ci si rivolgea una community che può liberamente avanzare idee, spunti e proposte. Il canale scelto è Bootb, dove si possono trovare le più svariate richieste (tutte a pagamento): il nome di una beauty farm, un video su una marca di cosmetici, una campagna di affissione per il rilancio di un marchio.Previsto anche un “premio” di 5mila euro.

Per ideare nome e marchio c’è un anno di tempo, finoal 1 gennaio 2011, quandosarà lanciata la nuova costituente di centro, annunciata da tempo da Pier FerdinandoCasini.Quattro”i caratteri del brand”: Etico: contro il crescente deficit di valori dei politici di oggi giorno; Democratico: contro chi non si cura dell’interesse generale e del bene comune, ma pensa al proprio; Innovativo: contro le intollerabili le arretratezze del nostro sistema istituzionale ed economico; Coraggioso: contro le pigrizie, le paure e le rendite di posizione che creano retrogrado immobilismo”.

CHIANCIANO. Domenica, intanto, si è chiusa la festa dell’Udc a Chianciano Terme. Nel corso del suo intervento conclusivo, Casini ha chiesto le dimissioni del premier Silvio Berlusconi, condizione necessaria per “l’apertura di una nuova stagione politica”, e tornando a rifiutare le offerte di ingresso nell’attuale maggioranza. “Senza le dimissioni del governo la politica dell’aggiungi un posto a tavola non interessa a noi né al polo che stiamo costruendo. Non siamo disposti per la nostra vanità a sacrificare un percorso di essere stata l’unica forza politica credibile. – ha detto Casini – Berlusconi si dimetta e dopo si può aprire nuova stagione politica. Poiché‚ riteniamo che i fatti ci abbiano dato ragione, Berlusconi ne prenda atto, passi dal delirio di autosufficienza al riconoscimento che non ha più una maggioranza e si dimetta. Il giorno dopo si apre un nuova stagione politica: noi sulle buone leggi convergiamo, le cattive le contrastiamo, come abbiamo fatto fino a oggi. Abbiamo proposto un governo di responsabilità nazionale ma non siamo ai saldi di fine stagione, non basta che Berlusconi in Parlamento faccia un bel discorso dicendo cose generiche per dire che c’è stata la svolta”.

“Se Berlusconi pensa che comprando Ibrahimovic vince il campionato, non è così come dimostrano i risultati – ha polemizzato Casini, parla della campagna acquisti del premier – Faccio una previsione, Berlusconi non riuscirà a mettere in piedi il gruppo di responsabilità di 20 deputati”. “Se le provocazioni di Berlusconi mirano a farmi andare a sinistra, mi dispiace non ci cado – ha aggiunto Casini – Noi stiamo deve stiamo, noi andiamo dritti al centro perchè siamo convinti che l’Italia debba cambiare e queste sono solo buffonate. Noi siamo orientati a candidarci così come siamo”.

Quanto sta capitando a Gianfranco Fini o al Pd, ha detto, “non ci riguarda. Il problema di Fini riguarda lui. Noi continuiamo nella nostra linea che si è dimostrata giusta. Noi riteniamo di essere la forza determinante per la prossima legislatura. Siamo convinti che un’opposizione che faccia leva sul dipietrismo non sia credibile per noi. Noi dovevamo essere i capponi che dovevano essere spennati due anni fa noi, invece, siamo ancora vivi e vegeti dimostrando di essere l’unica forza politica credibile”. “I sondaggi ce li ho pure io e quelli di Berlusconi sono taroccati”, ha affermato il leader Udc commentando le parole del premier che ad Atreju ha detto che il Pdl e la Lega insieme stanno sopra al 50 per cento. “Buon per loro…. Sono tutte sciocchezze. Gli italiani cominciano a capire che si tratta soltanto di bolle mediatiche”.

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