Berlusconi, scontato sì del Senato. “Finiani leali”

di Redazione

Silvio Berlusconi ROMA. Superato lo scoglio della Camera, con l’appoggio decisivo dei finiani di Futuro e Libertà, per il premier Silvio Berlusconi erascontato il sì ottenuto giovedì sera dal Senato.

174 i voti a favore e 129 quelli contrari, questo il risultato del voto di fiducia all’esecutivo. Presenti 305 senatori, votanti 303, la maggioranza richiesta era di 152. Hanno votato sì Pdl, Lega, Fli, Mpa, Uv; hanno votato no Pd, Udc, Idv, Api, Io sud. La Svp ed i senatori a vita non hanno partecipato al voto.

Tuttavia,il passaggio a Palazzo Madama è servito a misurare gli umori della maggioranza. Prima dell’intervento di Berlusconi in aula, Umberto Bossi (che intanto ha chiesto scusa ai romani per la personale “estensione” dell’acronimo Spqr) ha allontanato l’ipotesi elezioni anticipate, tornata a circolare dopo il mancato raggiungimento della “quota 316” (senza Fli e Mpa) alla Camera.Il leader del Carroccio ha infatti risposto “no” alle domande dei cronisti sulla possibilità che si vada presto al voto.Poi il presidente del Consiglio ha consegnato a Palazzo Madama lo stesso discorso pronunciato alla Camera. Il Cavaliere, nella breve premessa, ha garantito che “i prossimi tre anni saranno la stagione delle riforme che tutti gli italiani attendono”. “La maggioranza è più forte.- hadetto -La Camera mercoledì ha approvato il voto di fiducia con una maggioranza più ampia e articolata di quella del 2008. Questo conta e non confusi calcoli elettorali”.

TANGENTOPOLI. Un discorso soft, quello di Berlusconi, che si è limitato ad estendere quella che definisce “prevaricazione” della magistratura sulla politica anche al periodo di Tangentopoli. È una modifica rispetto all’intervento tenuto a Montecitorio, dove Bruno Tabacci gli aveva rimproverato di riferirsi “solo agli ultimi sedici anni” e quindi di non comprendere anche Tangentopoli, vicenda che Berlusconi, secondo Tabacci, ha sfruttato per “scendere in campo”. “Possiamo ben dire che la prevaricazione della magistratura sulla politica è avvenuta negli ultimi diciotto anni. Io guardavo alla mia diretta esperienza politica”, ha ribattuto il Cavaliere.

PONTE MESSINA. Berlusconi ha citato ancora la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Di fronte ai fischi dell’opposizione, ha replicato: “Avevamo già assegnato l’appalto a imprenditori italiani. La sinistra ha smontato e accantonato in 5 minuti ciò che noi avevamo costruito in 5 anni”. “Abbiamo il dovere di continuare a governare, anche se non è facile, non è semplice. – ha affermato il premier – E tante volte verrebbe veramente la voglia di dire: lasciamo agli altri questo sacrificio”.

LA REPLICA. Nel pomeriggio, Berlusconi è tornato in aula per la replica, conun intervento decisamente più vivace rispetto a quello precedente (“Stamattina si dormiva qui, ora ci divertiamo un poco…”, ha esordito). Il capo del governo ha sottolineato che “tutti confermano il sostegno concreto al governo. Tutti, anche chi ha fatto una scelta per me dolorosa di separazione” come il gruppo di Futuro e Libertà la cui “azione parlamentare sarà portata avanti all’insegna dello spirito costruttivo e leale di sempre”.

POLITICA ESTERA, PUTIN E GHEDDAFI. Altro tema lapolitica estera. “Devo una risposta al senatore Zanda. Ce l’ho qui. Secondo lui l’Italia non sarebbe tra i protagonisti della politica estera, sarebbe un paesucolo: si sbaglia di grosso”. Berlusconi ha rivendicato “risultati straordinari”. “Domandi al presidente Putin e al signor Sarkozy come è andata la vicenda dei carri armati russi a 15 chilometri di Tblisi” ha affermato. Sui rapporto con la Libia, il presidente del Consiglio ha detto che “non c’è stato nessun inginocchiamento” a Gheddafi, come accusato da più parti, ma un “rapporto amichevole con un Capo dello Stato e il premier di una moderna democrazia”. “La Libia non voleva più darci né gas né petrolio né commesse. – ha sottolineato il premier – Oggi abbiamo gas e petrolio per 40 anni, commesse ed una festa dell’amicizia tutti gli anni. Questo senza alcun inginocchiamento da parte dell’Italia”.

SCUOLA. Sulla scuola, ha aggiunto,”ho sentito critiche scarsamente documentate così come sulla giustizia e sulle cooperative. La sinistra ha costruito una forte egemonia culturale e politica con una capacità di ribaltare i fatti straordinaria. E’ l’ennesima bugia, la spesa per la scuola è aumentata del 30 per cento”.Il Cavaliere rivolto ai banchi dell’opposizione ha poi detto: “Avete trasformato la scuola in un enorme ammortizzatore sociale assumendo precari senza curarvi della qualità degli insegnanti e dell’insegnamento, così i ragazzi quando escono dalla scuola non hanno le capacità per inserirsi nel mondo lavoro”.

RIFIUTI. A proposito del problema dello smaltimento dei rifiuti a Napoli, Berlusconi ha assicurato che è “risolto definitivamente”, e che i problemi di questi giorni “riguardano la raccolta”, la cui responsabilità “ha un nome e un cognome: Rosa Russo Iervolino”.

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