Pedofilia, la chiesa belga recita il mea culpa

di Redazione

Andrè  Leonard BRUXELLES. La Chiesa belga proclama il suo desiderio di essere “vicina” alle vittime degli abusi sessuali da parte dei sacerdoti e annuncia di voler aprire “un centro specializzato” per assisterle.

A dichiararlo è stato il primate della chiesa cattolica belga, il cardinale Andrè Leonard nel corso della conferenza stampa tenutasi a Bruxelles. Si tratta del primo mea culpa delle autorità ecclesiastiche dopo lo choc del rapporto Andriessen che cita 500 casi di abusi su minori da parte di sacerdoti e 13 suicidi fra le vittime. “Vogliamo impegnarci alla massima disponibilità verso le vittime e aiutarle a guarire dalle loro sofferenze”, ha dichiarato oggi il cardinale, promettendo di “trarre lezioni dagli errori del passato” e ricordando che il diritto canonico prevede sanzioni per gli abusi sui minori. Il vescovo di Tournai, monsignor Arpigny, ha poi preso la parola spiegando che la chiesa intende stabilire “una collaborazione corretta e leale con la giustizia”.

La conferenza stampa non sembra però aver placato tutte le polemiche. Il quotidiano belga Le Soir accusa Leonard di non aver detto nulla di preciso sulle eventuali sanzioni penali contro i 91 sacerdoti indicati dal rapporto né sul risarcimento alle vittime. Il giornale nota anche che le vittime e i loro rappresentanti sono stati esclusi dalla conferenza stampa.

Intanto, il quotidiano fiammingo Der Standaard ha annunciato che il missionario belga Eric Dejaeger si consegnerà presto alla giustizia. Il sacerdote ha scontato una pena in Canada per abusi su bambini eschimesi, ma le autorità canadesi hanno richiesto la sua estradizione di fronte alla scoperta di nuovi casi. Dejaeger vive ora nell’abbazia di Blanden, vicino Lovanio, cosa che ha provocato vive proteste fra la popolazione locale.

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