Cacciola: “Il Pd non è una società per azioni”

di Redazione

Ciro CacciolaCASERTA. “Come ho già avuto modo di dire in precedenti occasioni, il Partito Democratico di Caserta deve riguadagnare al più presto un profilo politico capace di parlare dei problemi reali dei cittadini e delle tante e drammatiche emergenze del territorio casertano”.

Lo afferma Ciro Cacciola, commissario provinciale del Pd casertano, che affronta la questione dell’ex tesoriere Felice Del Monaco:”Non sono interessato a polemiche pretestuose e strumentali che attengono alla vita interna del partito e che certo non interessano i tanti cittadini ed elettori che guardano con interesse al Pd. Ritengo irresponsabili, inaccettabili ed incompatibili le dichiarazioni dell’ex tesoriere del Partito Democratico. Sono queste le polemiche inutili che allontanano i cittadini dalla politica”.

Riguardo al documento sottoscritto da alcuni iscritti del Pd, Cacciolaribadisce che “la sostituzione dell’ex tesoriere rientra in una normale prassi di avvicendamento e che in ogni caso ho ritenuto, nei limiti nel rispetto dei poteri conferitimi dal segretario nazionale, che non fosse coerente con i principi ispiratori del codice Etico del partito continuare ad avere un tesoriere che contemporaneamente svolgesse ruoli di gestione in un ente pubblico. Aggiungo, per coloro che hanno scritto il documento, che il Pd è stato fondato tre anni fa e non venti, come è stato detto, a meno di non confondere la Democrazia Cristiana col Partito Democratico”.

In merito alla vicenda della sede, il commissario ritiene che che occorra al più presto, nell’ambito di una più oculata gestione delle risorse del partito, “andare ad una riduzione drastica dei costi e che, dunque, ogni scelta sarà orientata esclusivamente a questo criterio”. Infine, come ha già dichiarato nelle scorse settimane, a Cacciolasembra evidente che “c’è ancora qualcuno che confonde il Partito democratico con una società per azioni di cui si ha la pretesa di detenere delle quote. Chi avesse questa idea dovrà rassegnarsi a modificare radicalmente la sua concezione del partito e dovrà abituarsi al fatto che esistono regole, funzioni, e sedi che si rispettano rigorosamente”.

Intanto,arrivano da più parti dichiarazionia sostegno del commissario.”Piena solidarietà a Ciro Cacciola”, dice subito con fermezza Pasquale Di Biasio secondo il quale il “commissario merita tutto il sostegno necessario a portare avanti l’egregio lavoro che sta facendo sui territori e per il partito”. Così un altro moderato, Franco De Michele: “Cacciola sta facendo un ottimo lavoro, non capisco queste polemiche a chi giovano e a cosa siano finalizzate”. Nella stessa direzione i sindaci. Dice Giuseppe Fattopace, di Capodrise: “Ciro Cacciola vada avanti per la sua strada e badasse, come sta indiscutibilmente facendo, solo all’interesse del partito”. Per Gabriele Zitiello (San Marco Evangelista) “il commissariamento è stato voluto a gran voce dalla stragrande maggioranza del partito. Ora è giusto dare piena fiducia e mandato pieno al commissario in ogni s celta. Sarà poi il congresso a decidere chi farà il tesoriere e se dovesse essere eletto Felice Del Monaco, ben venga. Ma le polemiche non servono e non fanno bene a nessuno”. Così anche Luigi Munno, da Macerata: “Quella del tesoriere è una funzione importante ed è giusto che il commissario abbia massima libertà di manovra. Anche sulla sede, stiamo davanti a polemiche sterili ed inutili, su una decisione che si basa esclusivamente su ragioni economiche. Invece di perderci in queste polemiche dovremmo tutti lavorare con Cacciola per rimettere in piedi il partito”. Anche da Nicola Ucciero “tutta la più totale solidarietà a Ciro Cacciola” e “l’invito a continuare il grande lavoro che sta facendo. Dal suo insediamento, il Pd ha avuto una ventata di novità positive: la convocazione dei segretari, degli amministratori, le decine di assemblee sui territori e nei circoli. Io penso che il partito ha colto con entusiasmo questo nuovo corso del Partito e la necessità di abbandonare tavoli ristrette, oligarchie e piccole logiche correntizie di chi all’interesse complessivo del partito antepone la conservazione di una piccola rendita di posizione”. Infine il segretario provinciale dei Giovani Democratici, Marco Villano: “Con il commissario Ciro Cacciola anche i Giovani Democratici hanno decisamente avvertito il positivo cambio di passo del partito. Non è un attacco a Felice né un giudizio sul suo operato, ma come segretario dei Giovani Democratici non posso non riconfermare la mia più totale fiducia ed il completo sostegno all’ottimo lavoro che sta svolgendo il commissario per la ricostruzione del partito a partire dalla base”.

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