CASERTA. Se da un lato il presidente Domenico Zinzi, con la vicenda dei dirigenti comandati dal Comune di Marcianise, ha dimostrato di essere la vera Cassazione della clientela, dallaltro, per lennesima volta, ha palesato tutta la sua ignoranza amministrativa.
Quando si fanno atti del genere, la prima cosa che si verifica è se cè la copertura finanziaria. Il nostro superpresidente ex assessore regionale, ex presidente dellAcms, ex sottosegretario, parlamentare e chi più ne ha più ne metta, ha pensato solo a dare ristoro ai suoi amici di Marcianise, facendo, sul piano tecnico-amministrativo la figura dello stupido.
E più che mai velenoso il commissario e consigliere provinciale dei Popolari per il Sud Angelo Brancaccio con il presidente della Provincia per la dispendiosissima operazione che sta mettendo in atto con la nomina di due dirigenti. Per rendere immediatamente esecutiva questa operazione, è necessario che vi sia la copertura finanziaria che, ho verificato in prima persona, non cè. Per questo bisogna ricorrere ad una variazione di bilancio, cioè, per i non addetti ai lavori, ma anche lo stesso Zinzi farebbe bene a prendere appunti, occorre spostare somme di danaro da capitoli di bilancio dedicati ad altre cose, per dirottarle su quelle relative agli stipendi faraonici dei dirigenti ha spiegato allo stesso tempo, il presidente non ha sbloccato le procedure concorsuali sia per la scelta dei dirigenti esterni, sia per le progressioni verticali interne congelate dal commissario per permettere di farle effettuare al nuovo presidente, che avrebbero permesso allente di individuare i vuoti di organico a costi sicuramente contenuti.
Brancaccio spiega come dietro questa mossa ci sia un disegno politico ben preciso. Con la recente finanziaria, se non si procede in tempi rapidi, entro il 31 dicembre 2010, allespletamento delle prove già bandite, si arriverà ad un blocco dei concorsi, compreso il turn-over, sino al 2013 ha detto a quel punto Zinzi potrà assumere in pinta stabile i suoi compaesani, facendogli un regalino niente male visto che si tratta di cifre di centinaia di migliaia di euro allanno.
Il leader dei Popolari per il Sud è preoccupato per quello che sta succedendo in relazione a questa vicenda anche per le modalità. Mi vedo costretto a segnalare anche questi episodi alle autorità competenti anche alla luce delle pressioni non proprio ortodosse che hanno ricevuto alcuni dipendenti della Provincia ha detto da un paio di fedelissimi del presidente che, volendo emulare i bravi di don Rodrigo, hanno deciso di indossare i panni dei bravi di don Mimì.
Il consigliere provinciale e sindaco di Orta di Atella torna poi sulla questione degli staff. Mi auguro che con la mia denuncia andrò a colpire solo i reali colpevoli di quel pasticcio amministrativo, dal momento che, mi è stato riferito che sembra che qualche assessore sia venuto a conoscenza di avere un collaboratore solo con il mio intervento pubblico ha detto in compenso però, queste persone, sono ben note alle casse della Provincia.