Discarica Terzigno, 7 camion dati alle fiamme

di Redazione

 NAPOLI. Notte di tensione a Terzigno, davanti alla discarica Sari. Una folta delegazione di circa duemila cittadini ha protestato contro l’apertura della seconda discarica all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio.

Sette autocompattatori per la raccolta dei rifiuti sono stati incendiati e sei sono stati danneggiati dalle fiamme. I mezzi, appartenenti a verie ditte, erano in attesa di accedere alla discarica quando alcuni sconosciuti hanno appiccato il fuoco.

Poco prima, il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, aveva trovato una fila di camion in attesa di sversare rifiuti in discarica e, dopo aver chiesto l’intervento sul posto della polizia municipale, ha mandato via gli autocompattori. In un clima reso difficile dalle tensioni provocate dall’ipotesi di apertura del sito, intorno alla mezzanotte, Langella ha accusato un malore che i sanitari del 118 intervenuti sul posto hanno giudicato attribuibile al forte stress di questi giorni. Di qui il ricovero all’ospedale di Boscotrecase per accertamenti più approfonditi.

All’alba, Langella è stato dimesso e i medici gli hanno consigliato un periodo di assoluto riposo ma il primo cittadino si è recato già al Comune per studiare le nuove iniziative di lotta e malgrado il malore è fermamente intenzionato ad attuare lo sciopero della fame già programmato a partire da sabato mattina. Langella, col suo intervento, ha voluto far rispettare l’ordinanza sindacale in base alla quale è impedito, fino alle 23, il transito dei camion di rifiuti sul territorio cittadino.

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