Avellino, 96enne si suicida con piccolo ordigno artigianale

di Redazione

carabinieriAVELLINO. Si è suicidato con un ordigno da lui stesso confezionato il 96enne di Santo Stefano del Sole (Avellino) trovato nel pomeriggio disabato con il cranio fracassato all’interno della sua abitazione di campagna in Contrada Santo Spirito.

Gli investigatori del Reparto Operativo dei carabinieri di Avellino, che in un primo momento avevano pensato ad un omicidio, per tutta la notte scorsa hanno interrogato i familiari della vittima Achille Volpe. La pista dell’omicidio era scattata anche per la vasta e irregolare ferita alla tempia che aveva fatto pensare ad una brutale aggressione con un pesante corpo contundente. Ma la circostanza che dall’abitazione non erano stati portati via oggetti preziosi e denaro, e soprattutto i risultati della perizia medico-legale disposta dalla Procura di Avellino, hanno risolto quello che sembrava destinato a diventare un giallo.

Volpe, che viveva da solo benché accudito dai sei figli sposati che vivono a poca distanza dall’abitazione di Contrada Santo Spirito, ha preparato meticolosamente e con estrema freddezza il suicidio: con della polvere da sparo che custodiva in casa ha confezionato una capsula a cui ha collegato un detonatore che ha posizionato su una spalla, a pochi centimetri dalla tempia. Quindi si è seduto su una poltrona della cucina e ha innescato l’esplosione che lo ha ucciso sul colpo. A dare l’allarme ai carabinieri era stata una nipote del pensionato che ieri pomeriggio era andata fargli visita.

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