Udc, Liguori commenta la decisione di De Gaetano

di Redazione

Cesario LiguoriAVERSA. In relazione alle dichiarazioni di Salvatore De Gaetano nell’ultimo consiglio comunale che accusa l’Udc aversana di violazione dei principi di “pari dignità, certezza delle regole e rispetto dei ruoli”, interviene il dirigente cittadino dello scudocrociato Cesario Liguori.

“E’ opportuno ricordare il contesto grazie al quale ed entro il quale lo stesso ha svolto in questi anni l’attività di consigliere comunale. Alle ultime elezioni comunali la lista dell’Udc venne costruita su un preciso patto elettorale che prevedeva che gli assessori sarebbero stati scelti tra i candidati e che tale scelta sarebbe stata fatta, nel rispetto delle capacità e delle professionalità, secondo il criterio dei consensi ottenuti.In ossequio a tale patto vennero scelti come assessori Lucio Farinaro e Pasquale Diomaiuta ed in ossequio a tale patto De Gaetano, a seguito delle dimissioni da consiglieri di costoro, subentrò nella carica di consigliere comunale.Sempre nel rispetto di tale patto, a De Gaetano circa un anno e mezzo fa, a seguito delle dimissioni del dottor Farinaro, il partito propose la carica di assessore, ma De Gaetano ritenne opportuno rifiutare.

Come è ovvio, in un partito esistono diverse visioni organizzative, programmatiche e gestionali che si confrontano democraticamente e sono da sempre alla base di una legittima dialettica interna. Non vedere prevalere le proprie tesi non può essere intesa come ‘mortificazione politica ed umana’. Né abbiamo mai inteso sottrarci ad un serio confronto interno, al quale siamo sempre disponibili nel rispetto dei ruoli e della rappresentatività di ciascuno.

Abbiamo sempre cercato di fare politica rispettando una scala di valori: prima l’interesse della città, poi gli interessi legittimi del partito ed infine gli interessi legittimi dei consiglieri. Non aver ribaltato questa scala ha spesso provocato quegli abbandoni da parte di alcuni amministratori cui De Gaetano si riferisce e ciò ci fa onore. D’altronde, abbiamo sempre avuto nei confronti del trasformismo un atteggiamento coerente, anche quando abbiamo rifiutato ingressi nel nostro gruppo consiliare di personaggi eletti in altre formazioni”.

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