Preso Tomassone, il killer del tabaccaio. Era evaso da Reggio Emilia

di Redazione

Giuseppe TomassoneAVERSA. La sua fuga è terminata dopo pochi giorni, ad Aversa, sua città natale.

Giuseppe Tomassone, 30 anni, tristemente noto nella città di Aversa per essere il killer del tabaccaio Giovanni Tonziello, ucciso il 31 luglio 2001, evaso a Reggio Emilia lo scorso 12 settembre, sfruttando un permesso speciale, è stato arrestato dagli agenti del commissariato di polizia.

Tomassoneè stato notato da una pattuglia in una zona centrale di Aversa, in via Corcioni, a bordo di uno scooter Scarabeo di colore nero. Accortosi della presenza dei poliziotti, ha tentato la fuga maè stato inseguito e bloccato.

Durante l’inseguimento, i poliziotti hanno anche esploso colpi in aria a scopo intimidatorio. A causa della velocità sostenuta lo scooterè sbandato in una curva urtando contro un muro. L’evaso, però, ha riportato soltanto lievi escoriazioni edè stato, poi, condotto al carcere di Santa Maria Capua Vetere in attesa di essere messo a disposizione dell’autorità giudiziaria di Reggio Emilia.

Detenuto nel carcere “La Pulce”, il giovane aveva ottenuto il permesso dal giudice di Sorveglianza per partecipare ad un progetto di reinserimento durante lo svolgimento di Festareggio. Ma, invece di rientrare in carcere, ha fatto perdere le proprie tracce. Insieme a lui è evaso il 33enne marocchino Zouita Adbelgnai, detenuto per reati di droga e resistenza a pubblico ufficiale. I due erano impiegati nelle cucine di un ristorante della kermesse al Campovolo. La loro autorizzazione scadeva all’1.30 di lunedì, ora in cui sarebbero dovuti rientrare in carcere. Probabilmente, approfittando di un attimo di distrazione anche degli altri detenuti – con loro erano presenti altre sette persone facenti parte del progetto di reinserimento – si erano allontanati.

Tomassone fu condannato a 20 anni di carcere dopo aver confessato l’omicidio del tabaccaio durante una rapina finita nel sangue. Tonziello, 45 anni, titolare di una tabaccheria-ricevitoria a Trentola Ducenta, fu ucciso mentre era in auto. Accanto a lui c’erail figlio Enzo, di allora 10 anni, rimasto illeso, che diede l’allarme telefonando alla madre col cellulare del padre. Insieme ad altri due complici, Tomassone voleva impossessarsi di un carico di sigarette che Tonziello aveva appena prelevato dai magazzini del Monopolio di Stato ad Aversa, in piazza Savignano. Dopo alcuni giorni di fuga, Tomassone fu arrestato dai carabinieri.

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