Parco Pozzi, 3 milioni di euro per la riqualificazione

di Antonio Arduino

 AVERSA. Nel parco Pozzi il verde non c’è più, è scomparso. E’ quanto sostengono i frequentatori abituali del polmone verde della città.

La ragione va ricercata – affermano – nella grande quantità di ragazzini che utilizzano le aiuole come campo da gioco per i loro tornei di calcetto.“Calpestandole il verde – dicono – viene distrutto e gli arbusti colpiti dalla palla vengono danneggiati, senza contare gli effetti che può avere una pallonata su chi passeggia nel parco”.

Un problema denunciato alle autorità ma senza successo.“Basterebbe – dicono – un servizio di sorveglianza o semplicemente la presenza dei vigili urbani per impedire che le aiuole vengano usate come campo da gioco”. “Del resto – aggiungono – se è vietato calpestarle figuriamoci se si può giocare a pallone, ma quando nessuno controlla si può fare di tutto. Se a questo aggiungiamo che ciò che resta del verde non viene irrigato è facile capire che il parco sta andando in rovina”. “Eppure – concludono – ne hanno annunciata la ristrutturazione”. “Infatti – conferma Giovanni Tirozzi, consigliere comunale delegato alla cura del verde pubblico – è già in fase di espletamento la gara per l’acquisizione del progetto di ristrutturazione del parco che è tra le opere approvate dal programma triennale dell’Amministrazione”. “Probabilmente – aggiunge – sarà un parco a tema che terrà conto delle esigenze dei cittadini”.

L’intervento che costerà tre milioni di euro, assegnati ad Aversa nell’ambito del programma Europa Più, dovrebbe essere completato entro il prossimo triennio. Intanto, c’è il problema della carenza d’irrigazione che interessa tutte le aree verdi della città. “Purtroppo – riprende Tirozzi – dipende dalla mancanza di manutenzione degli irrigatori automatici installati in molte aiuole”. “Alcuni – continua – non funzionano per usura naturale, altri perché danneggiati da aversani poco attenti alla cura della propria città, così andrebbe effettuato un intervento di riparazione o sostituzione, ma per questo capitolo non sono stati previsti fondi in bilancio”. “Dovremmo recuperali – dice – dagli oneri di urbanizzazione. Di conseguenza possiamo disporne in maniera discontinua e non prevedibile nell’entità. Cosa che impedisce di effettuare una seria programmazione”. “Quanto alla vigilanza chiesta per il parco Pozzi, considerando che nel parco c’è una struttura utilizzata tempo fa quale presidio di polizia municipale, bisognerebbe – osserva Tirozzi – valutare la possibilità di riattivarlo. Ma l’ipotesi dovrebbe essere presa in considerazione dall’assessore competente Gino Della Valle”.

“Per quanto riguarda il mio settore, anche al fine di superare le difficoltà imposte dalle restrizioni economiche, ho avviato –conclude- un progetto che punta a coinvolgere la guardia forestale nella cura del verde, partendo da quello del parco. Se andrà in porto il verde potrà rifiorire”.

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