De Gaetano lascia il gruppo Udc e si dichiara autonomo

di Redazione

Salvatore De Gaetano AVERSA. Nel corso della seduta consiliare di giovedì pomeriggio, il consigliere di maggioranza Salvatore De Gaetano ha ufficializzato la decisione di lasciare il gruppo dell’Udc, dichiarandosi autonomo.

Ennesima “mutazione”, dunque nel corso di questa consiliatura, per il partito di Casini, che resta rappresentato in Assise dal capogruppo Romilda Balivo e da Luigi Menditto. Nel suo documento, De Gaetano ha duramente criticato la dirigenza politica dello scudocrociato e le continue rimodulazioni subite dal gruppo per il passaggio di consiglieri da un partito all’altro, auspicando, tuttavia, la nascita di un serio confronto che possa portare ad un nuovo corso.

Ecco il documento di De Gaetano: “Dopo tre anni di consiliatura, esercitati nel rispetto del mandato elettorale, fatto di continuo confronto, di impegno e di incontestabile lealtà nell’interesse della città, dei cittadini e dell’Udc, devo con grande amarezza prendere atto, di un inaccettabile uso strumentale della mia carica di consigliere. Forse io stesso ho creato confusione all’attuale dirigenza politica che, confidando costantemente nel mio senso del partito, anche nell’avallare scelte non condivise, ha pensato che a ciò potesse corrispondere disinvoltamente la mortificazione politica ed umana. Mi sono illuso che la mia costante ricerca di quei principi, che fanno grande un partito, pari dignità, certezza delle regole e rispetto dei ruoli, potessero essere condivisi. Evidentemente mi sono sbagliato.

Alla sofferenza per tale decisione corrisponde uguale, se non più forte, determinazione, serenità e consapevolezza dell’esigenza di continuare in qualità di consigliere comunale democraticamente eletto, e non per grazia ricevuta, la mia azione politica nell’interesse della città e dei cittadini. Credendo molto nell’attività politica partecipata, valuterò con rapidità ed attenzione la richiesta del mio modesto contributo laddove sussistano condizioni d’autonomia e convergenza politica programmatica.

E’ doveroso da parte mia, inoltre, fare un’altra considerazione che volentieri sottopongo ai vertici provinciali dell’Udc. Alla luce di questa mia esperienza, e a quella precedente di presidente di sezione, non posso dare torto a chi negli ultimi otto anni ha partecipato alla vita di partito sia da semplice iscritto che con responsabilità istituzionali, scegliendo poi in varie fasi di svolgere attività politica collocandosi diversamente. E’ singolare come nella Provincia di Caserta l’Udc abbia costantemente aumentato la sua presenza in tutti i Comuni. E nel Comune d’Aversa cosa accade? Nella passata consiliatura dagli originali cinque consiglieri incrementati a sette, per poi restare ad uno, il quale oltretutto ha svolto la propria azione politica in autonomia; in quella corrente eletti in quattro, uno è trasmigrato in An oggi Pdl, ed il sottoscritto si dichiara autonomo, senza tener conto dei vari assessori nominati negli anni che oggi costantemente attaccano il partito. E pur vero che la politica non è mai riconoscente e non si fa con campagne acquisti indiscriminate, che la politica è evoluzione ma è altrettanto vero che è sospettosa questa involuzione sistematica. A che serve un progetto politico che parte da un indubitabile impegno nel creare una lista che per i meriti congiunti dei suoi promotori e dei suoi candidati raccoglie consensi invidiabili, se poi l’attività di partito porta a tali risultati?

Risulta troppo comodo scaricare sui consiglieri comunali anche queste responsabilità, quindi spero che da un critico e serio confronto interno possa nascere un nuovo corso al quale, nella mia attuale posizione d’autonomia politica, guarderei con grande attenzione”.

Un documento letto nello stesso momento in cui l’entourage dei consiglieri di opposizione Paolo Santulli ed Imma Lama annunciava una conferenza stampa, in programma giovedì 23 settembre, alle 12, per ufficializzare il cambio di denominazione del loro gruppo da “Mpa-Nuovo Sud” a “Gruppo Unico delle Autonomie”.

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