Bruciano rifiuti: danni alla facciata del Casinò Normanno

di Redazione

 AVERSA. La raccolta a rilento dei rifiuti solidi urbani e la vicinanza ad esercizi commerciali, nel caso in specie il Casinò Normanno, dei cassonetti adibiti a tale uso …

…hanno determinato ciò che la dirigenza del Casino aveva da tempo temuto e cercato di scongiurare chiedendo, inascoltata, lo spostamento dei cassonetti: un incendio divampato nella notte ha seriamente danneggiato la facciata del Casinò in via Magenta compromettendo la stabilità dei rivestimenti murari esterni e dei vetri, danni che comporteranno cospicue spese per il ripristino dello stato dei luoghi.

“Già nel settembre 2009 – fanno sapere dalla direzione del Casinò Normanno – chiedemmo all’assessore Luciano la rimozione dei cassonetti che, a nostro avviso costituivano un serio pericolo per la nostra attività oltre che per il decoro. Ci fu risposto che non dovevamo preoccuparci perché di li a poco sarebbe partita la raccolta differenziata ed i cassonetti sarebbero stati rimossi. È trascorso un anno da allora e la situazione è rimasta invariata nonostante un’ulteriore richiesta di spostamento, del 10 agosto u.s., inoltrata al dirigente dell’area, il comandante Guarino che ci ha risposto che la questione non è di sua competenza scaricando sull’Ufficio tecnico comunale ogni responsabilità in merito alla collocazione dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti. Ancora attendiamo, coma la stragrande maggioranza dei cittadini aversani l’avvio della raccolta differenziata e, la conseguente rimozione dei cassonetti. Inoltre ci chiediamo se per ottenere un atto dovuto bisogna aspettare che avvengano episodi gravi con conseguenze irreparabili o esiste ancora un senso di responsabilità nelle istituzioni preposte. Ma soprattutto ci chiediamo chi dovrà accollarsi i danni. Speriamo che non siano a carico ancora una volta della collettività o degli imprenditori che faticosamente cercano di superare mille difficoltà, ma che a pagare sia chi ha la diretta responsabilità dell’accaduto unitamente a chi aveva il compito di evitare che ciò potesse accadere”.

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