Viaggiano su scooter rubato, fermati due nordafricani

di Redazione

 MADDALONI. I carabinieri del nucleo radiomobile hanno sottoposto a fermo d’indiziato di delitto due extracomunitari per ricettazione di ciclomotori rubati.

Bouzaine Salim, 25 anni, tunisino, è stato sorpreso a Maddaloni alla guida di uno scooter Yamaha Mbk senza targa e, a seguito dei controlli sul telaio, è risultato che era stato rubato nel dicembre 2009 a Sant’Arpino. El Hassan Zitouni, 26, marocchino, è stato sorpreso a Maddaloni alla guida di un ciclomotore Piaggio Si senza targa e, a seguito dei controlli sul telaio, è risultato che era stato rubato nel giugno 2009 a Marcianise. Entrambi, trattandosi di extracomunitari privi di documenti e clandestini, sono stati arrestati e accompagnati presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione dei magistrati.

D.A.A., cl. 1977, disoccupato di Casalduni, è stato fermato a Maddaloni e denunciato in stato di libertà per guida senza patente, nonché sanzionato per mancanza della copertura assicurativa sul proprio veicolo. S.F., 25 anni, di Valle di Maddaloni, è stato fermato a San Felice a Cancello e denunciato per guida in stato di ebbrezza alcolica, accertata dalla pattuglia dei Carabinieri mediante l’etilometro in dotazione; inoltre, sottoposto a perquisizione personale e veicolare, è stato trovato in possesso di una dose di cocaina detenuta per uso personale, pertanto è stato segnalato alla Prefettura di Caserta quale assuntore di stupefacenti. C.R., 16 anni, di Maddaloni, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di permanenza in casa dopo le 20.30 impostogli con provvedimento del Tribunale per i Minorenni di Napoli, è risultato assente al controllo eseguito dai militari presso la propria abitazione, pertanto è stato denunciato per la violazione dell’ordine del giudice. C.D., 16, e C.A., 17, entrambi di Maddaloni, sono stati entrambi denunciati in stato di libertà per guida senza patente, poiché sorpresi alla guida di maxiscooter di proprietà dei rispettivi genitori, i quali ora dovranno rispondere anche dell’incauto affidamento dei mezzi ai loro figli.

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