Torna in libertà Gianpi Tarantini, i legali: “Profondamente cambiato

di Redazione

Gianpaolo Tarantini BARI. Dopo aver trascorso undici mesi agli arresti domiciliari nella sua casa romana, l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini è stato rimesso in libertà.

Lo ha deciso il gip del tribunale di Bari, Vito Fanizzi, accogliendo la richiesta avanzata nei giorni scorsi dai difensori dell’indagato, Nicola Quaranta e Nico D’Ascola. In questo procedimento Tarantini è accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso con altre cinque persone.

L’imprenditore, dopo aver ricevuto nei mesi scorsi dalla procura la richiesta di processo con rito immediato, ha chiesto di patteggiare la pena a due anni e sei mesi di reclusione. Il filone è esclusivamente quello che riguarda la droga, mentre rimangono aperte le posizioni dell’imprenditore per la corruzione nei confronti dei politici pugliesi in ambito sanitario e per il favoreggiamento della prostituzione: Tarantini è infatti accusato di aver pagato e portato prostitute al presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, all’ex vice presidente della giunta regionale,Sandro Frisullo del Pd, e ad alcuni funzionari della Asl.

Nell’istanza di scarcerazione presentata dalla difesa è scritto che l’imprenditore è oggi, a due anni di distanza dai fatti che gli vengono contestati, una persona “profondamente cambiata”. Tarantini – viene evidenziato dai difensori – lavora da qualche tempo come dipendente in un’agenzia interinale romana, non gestisce più la Tecnohospital (che è fallita), non ha più, quindi, la disponibilità delle ingenti somme con cui ha detto di aver corrotto politici, funzionari e manager della sanità pubblica pugliese per vincere appalti per la fornitura di protesi e di strumentari sanitari.

Inoltre – prosegue la difesa nell’istanza – Tarantini, durante i due anni di collaborazione con la magistratura, ha denunciato e fatto arrestare alcuni suoi amici che con lui, nell’estate 2008, in Sardegna, hanno consumato cocaina e droghe sintetiche, ha denunciato i pusher che gli hanno venduto le sostanze stupefacenti, così come ha rivelato delle presunte tangenti versate a dipendenti, dirigenti e medici di Asl pugliesi. Molte di queste persone sono state arrestate nei mesi scorsi e sono già tornate in libertà, come l’ex vicepresidente della Regione Puglia, Frisullo. Secondo i suoi avvocati, Tarantini dall’aprile del 2009 vive stabilmente a Roma e non ha alcuna intenzione di tornare a Bari.

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