Termovalorizzatore “fantasma”: 4 arresti in Abruzzo

di Redazione

 L’AQUILA. Quattro arresti in Abruzzo nell’ambito di un’inchiesta per la costruzione di un termovalorizzatore a Lanciano, del quale non esisterebbe nemmeno il progetto.

Tra i destinatari delle ordinanze emesse dalla procura l’ex assessore regionale abruzzese Ezio Stati (Forza Italia), l’ex deputato forzista Vincenzo Angeloni, e il compagno della figlia di Stati, Marco Buzzelli. Per Sabatino Stornelli, ex amministratore delegato di Telespazio e attuale amministratore delegato di Selex service management (società di Finmeccanica), è stato imposto l’obbligo di dimora nel Comune di Roma.

Stati fu tesoriere della Dc abruzzese e arrestato negli anni Novantaper alcune inchieste su tangentopoli. Angeloni, 58 anni, medico odontoiatra, originario di Avezzano, è stato deputato nella 13/a legislatura.

Ex patron della Valle del Giovenco (Lega Pro), Angeloni aveva ceduto la società a Stornelli. Secondo quanto si è appreso, la magistratura aquilana avrebbe chiesto la misura cautelare interdittiva dalla carica per Daniela Stati, attualmente assessoreregionale alla protezione civile.Prima dell’applicazione della sospensione, si attende l’interrogatorio della Stati. Le indagini sono svolte dalla squadra Mobile di Pescara, coordinata dalla Procura aquilana.

“Non è stato mai previsto un impianto di termovalorizzazione a Lanciano, e non c’è mai stata una fase progettuale nè esiste un impianto. Sono al momento sorpreso per la natura degli arresti che sarebbero legati all’impianto consortile di rifiuti di Lanciano”. A parlare è il sindaco, Filippo Paolini, presidente dell’ assemblea dei 53 sindaci aderenti al Consorzio comprensoriale smaltimento rifiuti di Lanciano. “Di questo impianto, ribadisco, non ho mai sentito parlare, considerato che lo stesso Piano regionale rifiuti ha sempre escluso questa tipologia di impianto, sin dai tempi della precedente Giunta Del Turco. Di questa vicenda non so proprio cosa pensare, a meno che non sia legata ad altre questioni. Su Lanciano si è invece dibattuto in merito alla necessità di realizzare un impianto di biostabilizzazione, che è altra cosa, e consente di migliorare la qualità dei rifiuti che non vanno tal quali in discarica”.

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