P3, Contento legge in Aula le intercettazioni in napoletano

di Redazione

Manlio Contento ROMA. Oltre ad Alfano, nel corso del dibattito alla Camera sulla sfiducia a Giacomo Caliendo, coinvolto nell’inchiesta P3, anche il deputato del Pdl Manlio Contento punta a scagionare il sottosegretario da ogni accusa.

Il parlamentare, di Udine, rilegge in “lingua originale”, con un napoletano stentato, alcuni passi delle intercettazioni relative alla ormai nota cena a casa di Denis Verdini. Da queste intercettazioni, secondo Contento, emergerebbe non solo l’incapacità delle persone coinvolte di interferire anche sugli equilibri della Consulta, ma la totale estraneità dei fatti per quanto riguarda Caliendo. Dalle conversazioni, infatti, “risulta – sostiene Contento – che Caliendo se ne era andato subito da questa cena e che non ha mai intrattenuto alcuna conversazione telefonica con Flavio Carboni“.

Il deputato friulano spiega di aver chiesto una perizia fonica sulle parole in dialetto e inizia a interpretare i passi di Arcangelo Martino e Pasquale Lombardi, i”pensionati sfigati” (come ritenuti dal premierSilvio Berlusconi, ndr.), che si lamentano perché “…nun cuntamm manc ‘o cazzo” alla Corte Costituzionale, come dice Lombardi a Martino.

TENSIONEIN AULA.Alla fine dell’intervento del deputato del Pdl, il ministro Alfano si è alzato dai banchi del governo per complimentarsi con lui. Ma proprio mentre i colleghi del Pdl stavano applaudendo Contento, c’è stata nell’emiciclo di Montecitorio una “quasi rissa”. Giuseppe Calderisi, avrebbe rivolto una battuta ai deputati che erano dietro Contento: “Ah, ma applaudi anche tu?”. Calderisi si rivolgeva, secondo una prima ricostruzione, alla parlamentare Souad Sbai da poco passata dalla parte dei finiani. A risentirsi, invece, è stato un deputato del Pdl, Marco Zacchera, il quale si è alzato risentito gridando nell’emiciclo: “Ma io mica sono di ‘Futuro e Libertà’!”. Quindi, il parlamentare si è alzato e si è andato a mettere molto lontano da Calderisi, quasi tra i banchi della Lega. Contro Calderisi si è poi alzato uno dei finiani che, con l’indice alzato, ha cominciato a gridare verso di lui. I commessi sono arrivati in forze per separare i parlamentari, ma Calderisi si è allontanato prima che potesse succedere qualcos’altro.

Contento(Pdl) illustra le intercettazioni in napoletano sulla P3

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