Oriundi in nazionale, la Lega critica Prandelli

di Redazione

Cesare PrandelliIl raduno di Coverciano, in vista dell’amichevole di martedì, a Londra contro la Costa D’Avorio di Drogba, apre ufficialmente il nuovo quadriennio della Nazionale.

Però, cambia l’Italia, non le polemiche che la accompagnano. Alla prima azzurra di Cesare Prandelli, tra le novità c’è Amauri, brasiliano di passaporto italiano e subito piove su Coverciano la critica di un deputato leghista, Davide Cavallotto, secondo il quale “evidentemente non è bastata la figuraccia rimediata all’ultimo Mondiale per dare una vera svolta al movimento calcistico italiano: prima erano quattro vecchietti, adesso a ridicolizzare la Nazionale ci penseranno gli oriundi”.

“Ma io vado avanti per la mia strada. – ha commentato oggi Prandelli rispondendo ad una domanda sulle dichiarazioni fatte sabato dall’onorevole leghista -Polemiche ce ne saranno sempre. L’altr’anno alla Fiorentina mi accusavano di convocare Gilardino fuori forma, la prima volta che lo chiamai finii sotto processo per quella scelta. Dunque, io proseguo per la mia strada”.

“Le critiche della Lega Nord verso noi oriundi? Io posso rispondere che sono qui con il cuore, non sono stato raccomandato da nessuno, non ho nulla di cui vergognarmi. E comunque starà a me e a Balotelli far cambiare opinione a questa gente”. Così lo juventino Carvalho de Oliveira Amauri nel suo primo giorno da giocatore della nazionale italiana, in ritiro da oggi a Coverciano. “Non so perchè sono state dette certe cose sul nostro conto. – ha continuato il brasiliano che di recente ha concluso il lungo iter burocratico che gli ha fatto ottenere la cittadinanza italiana – È una domanda che andrebbe fatta a chi le ha dette. Per me oggi è il giorno più bello, sono la persona più felice al mondo. Non voglio parlare di rivincita ma di una mia vittoria, a cui non ho mai smesso di credere”.

Tornando al calcio, Prandelli non ha nascosto che vuole fare di Cassano un punto di riferimento della sua Nazionale: “Antonio ha un’età matura, questa è per lui un’opportunità straordinaria. A volte non servono le parole, la sua avventura in Nazionale può avere continuità nel momento in cui lui si sentirà non soltanto un protagonista ma avvertirà anche una responsabilità verso i compagni”.

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