Napolitano: “Basta attacchi a Fini”

di Redazione

Giorgio NapolitanoROMA. “Occorre consolidare e rafforzare i segni di ripresa e far fronte alle tante difficoltà e incognite. Ma, chiedo, se invece si va verso un vuoto politico e verso un durissimo scontro elettorale, quali possono essere le conseguenze per il Paese?”.

E’ questo uno dei passaggi dell’intervista al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che è stata pubblicata venerdì su L’Unità e che il quotidiano diretto da Concita De Gregorio ha anticipato sul suo sito. Nel suo ultimo giorno a Stromboli, l’inquilino del Quirinale rompe il silenzio che ha caratterizzato la settimana di relax e vacanza e interviene in maniera netta nel dibattito politico facendo alcune considerazioni sui problemi dell’Italia e rispondendo anche ad alcune domande sulla crisi economica e sulle ultime vicende che hanno coinvolto il presidente della Camera Gianfranco Fini.

“Nell’intervista a Napolitano raccolta per noi da Marcella Ciarnelli – scrive la De Gregorio sul suo blog – il Capo dello Stato parla costantemente di ‘interesse del Paese’: è questa la stella polare di tutto il suo ragionamento sia che dica della crisi politica attuale, degli attacchi mediatici al presidente della Camera, delle ipotesi di elezioni anticipate”. Il presidente della Repubblica, scrive il direttore de L’Unità, chiede inoltre “che si abbassino i toni, che le campagne dei veleni cessino: quando l’oggetto dell’aggressione è un’alta carica dello Stato si mette a rischio la vita istituzionale del Paese”.

“INQUIETO PER VICENDE POLITICHE”. “Ho trascorso otto giorni di riposo come si possono trascorrere qui a Stromboli, un luogo straordinario” ma “ciò non toglie che mi sia sentito e mi senta molto inquieto per le vicende politiche di queste due settimane e per le loro implicazioni istituzionali” afferma Napolitano, sottolineando come “sia ancora una volta scattato un clima di polemiche e contrapposizioni esasperate sul piano politico e come si stia diffondendo in generale un senso di grave precarietà e incertezza per quel che può accadere sul piano della governabilità”. Poi l’appello del presidente della Repubblica: “Ci sono in Italia segni recenti, positivi e incoraggianti di ripresa produttiva, di ritorno alla crescita pur se il quadro mondiale resta critico: occorre però consolidarli e rafforzarli e far fronte alle tante difficoltà e incognite che restano con visioni politiche e azioni di governo adeguate e coerenti”.

“BASTA ATTACCHI A FINI”. Quanto a Fini, Napolitano ha parlato, spiega la De Gregorio, di “campagna gravemente destabilizzante”. “Ho sempre ritenuto che nessun contrasto politico debba investire impropriamente la vita delle istituzioni. Perciò è ora che cessi una campagna gravemente destabilizzante sul piano istituzionale qual è quella volta a delegittimare il presidente di un ramo del Parlamento e la stessa funzione essenziale che egli è chiamato ad assolvere per la continuità dell’attività legislativa”.

IL VOTO ANTICIPATO. Mentre sul voto anticipato il capo dello Stato ha ricordato che le sue responsabilità entrerebbero in gioco solo se la maggioranza risultasse dissolta in Parlamento e se, dunque, si aprisse una crisi. “Sarebbe bene che esponenti politici di qualsiasi parte non dessero indicazioni in proposito senza averne titolo e in modo sbrigativo e strumentale” è il virgolettato che il direttore de L’Unità riporta sul suo blog. “Le mie responsabilità istituzionali – sottolinea il Capo dello Stato – entreranno in gioco solo quando risultasse in Parlamento che la maggioranza si è dissolta e quindi si aprisse una crisi di Governo. Compirò in tal caso tutti i passi che la Costituzione e la prassi ad essa ispiratasi chiaramente dettano”. Napolitano, pur precisando di non poter naturalmente entrare nel merito della vicenda né di voler esprimere valutazioni o previsioni, osserva comunque che quello che si è aperto “è un serio conflitto politico dentro la coalizione uscita vincitrice dalle elezioni 2008”.

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