Il Pdl ai finiani: “Nessuna trattativa su processo breve”

di Redazione

Fini-BerlusconiROMA. Il Pdl avverte i finiani: non accetteremo una trattativa continua sul processo breve. Insomma, non c’è spazio, secondo il Pdl, per una “riflessione ulteriore” sul processo breve, chiesta invece dai finiani, e insistere su quella linea “vuol dire sbarrare alla legislatura”.

Ma anche l’Udc non intende approvare il testo attuale. Il viceministro Adolfo Urso intanto chiede al premier Silvio Berlusconi di fare un gesto di riconciliazione con Gianfranco Fini.

Non si può tollerare una “continua e infinita” trattativa, né si possono ancora commentare le dichiarazioni “dei Bocchino o dei Granata di turno”, ha detto Maurizio Lupi, vicecapogruppo Pld alla Camera, in un’intervista a La Repubblica. Sul processo breve, Lupi ha ammesso che l’argomento non fa parte del programma di governo “ma è un punto fondamentale – dice – perché i processi non possono durare un’eternità”. Quanto alle critiche dei finiani, Lupi chiede di smetterla con i tira e molla, “ognuno si dovrà assumere le responsabilità. Arriverà un momento in cui si dovrà votare la fiducia e si voterà su tutti e 5 i punti”.

“Quella sul processo breve è l’ennesima legge porcata proposta da questo governo”, ha affermato il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando. “Per garantire l’immunità giudiziaria al presidente del Consiglio, la maggioranza ha deciso di mandare in malora migliaia di processi, lasciando impuniti i criminali e non rendendo giustizia ad altrettante vittime di reati. È la conferma che a Berlusconi interessano solo i suoi affari personali e non i problemi del Paese”, ha aggiunto l’esponente dell’Idv.

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