Crisi Pdl, Fini si “apparta” con Letta. Bossi: “Dimettiti”

di Redazione

Letta e FiniROMA. Dopo la visita, mercoledì mattina,alla camera ardente del presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, si è tenuto un colloquio, per qualche minuto, tra il presidente della Camera Gianfranco Fini e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta.

Sembra che i due abbiano provato a fare un breve punto sulla attualità politica e le prospettive alla ripresa di settembre. Il succo del ragionamento di Fini sarebbe questo: chi alimenta conflitti istituzionali, sparando sulle istituzioni, danneggia il Paese. Un riferimento soprattutto ai duri attacchi rivolti da alcuni esponenti del Pdl al presidenteGiorgio Napolitano, sceso in difesa dell’ex leader di An. Ma ad alimentare la rabbiadi Fini anche la richiesta di dimissioni giuntada Umberto Bossi e quella che i finiani definiscono una campagna di killeraggio da parte del ‘Il Giornale’, ultima la vicenda della casa a Montecarlo.

L’incontro, definito interlocutorio, non avrebbe chiarito le prossime tappe che la maggioranza si appresta ad affrontare a settembre. Letta, secondo alcune fonti, non si sarebbe sbilanciato sulle reali intenzioni del premier SilvioBerlusconi di fronte ai due scenari ipotizzati in queste settimane: la ricomposizione sui punti programmatici che avanzerà il Pdl o, ipotesi sempre presente, la rottura finale e la richiesta di nuove elezioni.

BERLUSCONI TRATTA CON FINIANI “MODERATI”. Berlusconi intanto, ai fedelissimi ha ripetuto in questi giorni l’intenzione di recuperare quelli che considera i ‘finiani moderati’. L’obiettivo non è ricucire con l’ex leader di An, ma quello di dialogare con coloro che hanno seguito Fini nel gruppo “Futuro e Libertà” e che non vogliono affossare la maggioranza.

DELLA VEDOVA: “INUTILE TENTARE CAMPAGNA ACQUISTI”. “Se Berlusconi pensa di affrontare la questione a settembre con una campagna acquisti ad personam tra i finiani ha sbagliato totalmente analisi e strategia” dice il vicecapogruppo Fli alla Camera Benedetto Della Vedova. “Non esiste nessuna possibilità di catalogare i finiani in falchi e colombe: c’è un gruppo compatto di parlamentari che insieme hanno reagito a ciò che è all’origine di tutta questa vicenda, l’espulsione di Fini e dei finiani in base ad un documento irricevibile”.

BOSSI: “SE SI DIMETTE FA BELLA FIGURA”. “Se Fini lasciasse la presidenza della Camera, bloccherebbe la corsa verso le elezioni anticipate” ha detto il leader della lega da Calalzo, durante la cena di compleanno del ministro dell’Economia Giulio Tremonti. “Se si dimette fa bella figura – ha spiegato – e blocca la corsa alle elezioni che adesso sembra inevitabile. Farebbe una gran bella figura e inoltre toglierebbe argomenti a Berlusconi”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico