Berlusconi: “Nessuna crisi”. Bossi: “In 20 milioni contro governo tecnico”

di Redazione

Bossi e BerlusconiROMA. “Quattro provvedimenti contro tante chiacchiere. Nel corso di quest’ultima settimana il governo ha ulteriormente rafforzato il proprio profilo riformatore”.

Per Silvio Berlusconi, dunque, non si profila alcuna crisi e, di conseguenza, non c’è il rischio di elezioni anticipate in autunno. Anche l’ipotesi del governo tecnico per il Cavaliere è fuori dalla realtà, nonostante i nuovi gruppi di “Futuro e Libertà” capeggiati da Gianfranco Fini siano abbastanza consistenti alla Camera (33) e al Senato (10).

Intanto,a fronte delle richieste di verifica parlamentare sulla maggioranza, risponde così con una nota sui risultati dell’esecutivo alle polemiche sullo stato di salute del suo esecutivo. “E’ stata approvata – dice per prima cosa il Cavaliere – la manovra economica che ha messo al riparo l’Italia dalle conseguenze più gravi della crisi economica e ha posto le condizioni dello sviluppo. E con la manovra sono state approvate, tra l`altro, le norme che consentono a chi vuole intraprendere di farlo senza dover ottenere le molteplici autorizzazioni preventive ora necessarie che vengono sostituite da una sola autorizzazione successiva”. In secondo luogo, “il Senato ha approvato anche con il concorso di una parte dell’opposizione, una riforma fondamentale della nostra università sulla base del merito e dell’ingresso di giovani docenti e ricercatori”. Come terza riforma “il governo ha approvato poi un disegno di legge innovativo e liberale in materia cinematografica che permetterà di ridurre l’intervento esclusivo dello Stato, di incentivare l’apporto dei privati e di favorire perciò un maggiore grado di autonomia e di libertà della cultura”. Inoltre, “il governo – conclude la nota di Berlusconi – ha approvato il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore già venerdì, che consentirà di diminuire il numero degli incidenti e della mortalità sulle nostre strade”.

BOSSI: “NO A GOVERNO TECNICO”. “A settembre cercheranno di far cadere il governo Berlusconi”. Ne è convinto il leader della Lega, Umberto Bossi. Il quale aggiunge che “vogliono fare un governo tecnico”, un’ipotesi che al Carroccio non va giù: “Noi – spiega il senatùr – lo impediremo, ci batteremo con 20 milioni di persone”. Per ora, secondo Bossi, non c’è comunque rischio di elezioni: “Napolitano, che è la chiave di volta, non manda adesso il Paese alle elezioni”. “Ad agosto – spiega Bossi tra gli applausi del popolo leghista accorso a salutarlo all’inaugurazione di una nuova sede della Lega Nord a Colico, nel Lecchese – staranno a trafficare per vedere come uccidere Berlusconi. Lavoreranno sotto sotto di nascosto, i massoni, ad agosto. E a settembre scopriranno le carte. Ad agosto staranno a trafficare per vedere come uccidere Berlusconi”.

In ogni caso, Bossi spiega che “noi preferiamo andare ad elezioni piuttosto che avere un governo tecnico”. E, soprattutto, il leader del Carroccio sottolinea come “siamo gli unici alleati di Berlusconi”, e “il federalismo o ce lo dà lui o non ce lo dà nessuno. Tutti gli altri sono contro. Non penso che un governo tecnico ci darà il federalismo. Quello al massimo serve per cambiare qualche legge. Cercherà di mettere mano alla legge elettorale cercando di falsificare il più possibile il voto popolare “. Per ora, comunque, il federalismo non è a rischio: “Nessuno avrà il coraggio di bloccarlo”.

Il senatùrparla poi della rottura tra Fini e Berlusconi, sottolineando come i rapporti tra i due siano “arrivati alla fine”. E “sfortunatamente i fatti hanno un po’ dato ragione alla Lega sulle perplessità relative a Udc e Fini”. Infine, il leader leghista punta sull’onestà del carroccio: “Noi non abbiamo i soldi per comprare i voti ma vinciamo. La Lega vince perché è intrepida”.

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