Bari, fotografo ucciso nel suo studio

di Redazione

Mario ScanniBARI. Un fotografo di 66 anni, Mario Scanni, è stato trovato morto a Bari, nel pomeriggio di domenica, all’interno del suo studio fotografico, nei pressidel centro commerciale della città.

Il corpo presentava segni di quattro colpi violenti inferti alla nuca con un oggetto contundente. Sul posto i carabinieri che hanno sequestrato nel laboratorio vari oggetti che potrebbero essere compatibili con quello usato dal killer.

Alle 15.30 il corpo di Scanni è stato trovato dal figlio che era andato a cercarlo allo studio, non avendolo visto rientrare per pranzo e avendolo invano cercato al telefono. Giunto al laboratorio, situato al pianterreno di un edificio a più piani, il giovane ha trovato la saracinesca alzata a metà e la porta non chiusa a chiave: nel seminterrato, adibito a magazzino e laboratorio, ha trovato il cadavere del padre, supino in terra, con una macchia di sangue sotto la testa. Ha quindi chiamato i carabinieri.

Si pensava ad un incidente, ma da successivi controlli medico-legali e da rilievi investigativi e scientifici è stato escluso che l’uomo fosse morto per aver battuto la testa cadendo e si è accertato che invece era stato ucciso.

Scanni era un uomo tranquillo, non si occupava di cronaca ma di cerimonie e da qualche tempo aveva ottenuto un appalto dall’Università di Bari per fare le foto ai neolaureati.L’Ateneo è a due passi dal suo studio. Un lavoro per il quale certamente Scanni non doveva essere impegnato nel pomeriggio di una domenica d’agosto.

Esclusa l’ipotesi della rapina: nello studio da primi accertamenti non manca nulla, nel seminterrato non c’era disordine, anche se per capire se è stato portato via qualcosa serviranno accertamenti più approfonditi.

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